Si è svolta oggi l' Assemblea finale dei partecipanti di Bankitalia. Al
centro delle considerazioni finali del Governatore le liberalizzazioni
come chiave della competitività della crescita e un impegno a rivedere la
normativa sulla trasparenza delle banche.
PDF: Le considerazioni finali
"Puntare sulle liberalizzazioni dei mercati dei
servizi, come si è iniziato a fare, è essenziale per recuperare
competitività e crescita. L'obiettivo va perseguito anche per le ricadute
sul benessere dei consumatori". E' quanto ha affermato il Governatore della
Banca d'Italia Mario Draghi nelle sue considerazioni finali in occasione
dell'Assemblea finale dei partecipanti. "Nel 2005 - ha precisato
Draghi - il 20 per cento più povero della popolazione italiana
spendeva in quei servizi e beni oggi coinvolti in iniziative di
liberalizzazione oltre il 15 per cento del totale dei suoi consumi mensili:
140 euro su 940, la metà dei quali per consumi di energia in varie forme".
Dalle liberalizzazioni al sistema bancario per il quale
il Governatore ha ricordato come "Il Paese ha iniziato a rimettere in ordine
la finanza pubblica, ha ripreso a crescere. Abbiamo indicato l'obiettivo,
non il protagonista del percorso: puntare alla crescita, abbandonando i
campanilismi del passato, accettando la sfida del mercato. Da questo è nata
la trasformazione, non dai programmi delle Autorità. Occorre ora che
azionisti, famiglie, imprese ne vedano chiaramente i benefici: aziende più
forti, pronte a offrire una gamma di servizi più ampia a costi inferiori.
Occorre infine che i conflitti di interesse, sempre presenti nella terra
degli intrecci azionari, vengano risolti. La Banca seguirà con attenzione
tutti questi sviluppi. Un sistema finanziario moderno non tollera
commistioni tra politica e banche. La separazione sia netta: entrambe ne
verranno rafforzate".
Sempre sul sistema bancario chiaro è stato l'annuncio di
una revisione della regole in materia di trasparenza: "La fiducia del
pubblico resta essenziale per la solidità delle banche. La Banca d'Italia
controlla il rispetto delle regole di trasparenza delle operazioni e dei
servizi bancari e finanziari; le capillari verifiche presso gli intermediari
contribuiscono a migliorarne gli standard di comportamento nei confronti
della clientela. Oltre ad assicurare la correttezza contrattuale, occorre
essere chiari e semplici nell'informazione che si dà ai clienti. Per
rafforzare la tutela sostanziale dei risparmiatori e delle imprese,
intendiamo rivedere la normativa sulla trasparenza, riducendo gli
adempimenti formali".
L'appello generale di Draghi è quello di "metter mano
con maggiore determinazione alle debolezze strutturali della nostra
economia. Il consumo delle famiglie, eroso dalle rendite, frenato
dall'incertezza sull'esito di riforme che toccano in profondità la loro
vita, deve riprendere slancio. Affrontare il problema della previdenza in
modo mai definitivo ha un costo in termini di mancata crescita, minori
consumi".
Nel 2006 - si legge nel rapporto annuale - il risparmio
fi nanziario delle famiglie (la diff erenza tra i fl ussi delle attività e
delle passività fi nanziarie) è diminuito rispetto all'anno precedente, in
connessione con la riduzione del risparmio complessivo e con gli ancora
consistenti investimenti
in nuove abitazioni. Nel corso dell'anno, il prevalere di aspettative di
rialzi dei tassi di interesse ha indotto le famiglie a concentrare gli
investimenti fi nanziari su attività a più breve scadenza. In particolare,
nel 2006 il risparmio fi nanziario del settore delle famiglie (che comprende
le famiglie consumatrici, le famiglie produttrici e le istituzioni sociali
private) si è ridotto rispetto all'anno precedente, a 65 miliardi. Il calo
si è associato alla contrazione del risparmio complessivo e alla dinamica
dell'investimento in immobili, ancora robusta benché in decelerazione
rispetto al 2005.
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