Nasce l'area unica europea dei pagamenti,
all'intero della quale non esisterà più alcuna differenza tra le
operazioni "nazionali" e quelle verso gli altri paesi. È la Sepa - Single
Euro Payments Area - in cui tutti i cittadini potranno effettuare pagamenti
in euro nei venticinque paesi dell'Ue (più Islanda, Norvegia, Liechtenstein,
Svizzera) indipendentemente dal paese o dalla banca dove si ha il conto
corrente o la carta di pagamento. E, per realizzarla, si è messa in moto
un'autentica "rivoluzione" delle regole, procedure e infrastrutture
attualmente esistenti nei vari sistemi di pagamento nazionali - ancora
ampiamente frammentati e con strumenti diversi fra loro - dalla quale
nascerà un una rete europea unica, più moderna, solida ed efficiente. Il
tutto entro il 2010, secondo una Roadmap definita dal Consiglio europeo dei
pagamenti (Epc), che prevede però fin dal gennaio 2008 l'offerta alla
clientela di strumenti di pagamento basati sugli schemi Sepa. Per centrare
questo obiettivo - sul quale si è fatto il punto nel corso del convegno
dell'Abi "Spin2006" in programma oggi e domani al Palazzo dei Congressi a
Roma - il settore bancario italiano si è messo al lavoro, avviando un
Comitato nazionale di Migrazione per elaborare un piano d'azione.
I tempi di realizzazione
Chiusa la fase di elaborazione, durante la quale il Consiglio europeo dei
pagamenti ha definito le norme di autoregolamentazione dei futuri schemi
Sepa per bonifici e incassi e i principi che dovranno governare le
infrastrutture di supporto per tali schemi, si apre ora la vera e propria
fase di realizzazione dell'area unica dei pagamenti. Gli strumenti di
pagamento basati sugli schemi Sepa saranno offerti alla clientela a partire
dal gennaio del 2008. Fino al 2010 gli strumenti nazionali continueranno ad
essere utilizzati in parallelo, mentre dal dicembre del 2010 l'intera massa
dei flussi di pagamento sarà migrata agli schemi Sepa e l'infrastruttura
sarà completamente adattata alla nuova realtà dell'area unica.
Al via i lavori del Comitato nazionale di Migrazione a Sepa
Per realizzare il passaggio a Sepa entro i tempi previsti da parte del
settore bancario italiano, l'Abi ha creato un Comitato nazionale di
Migrazione con il compito di definire un Piano d'azione - il Masterplan,
presentato per la prima volta agli addetti ai lavori nel corso della due
giorni "Spin2006" - che delinei le aree di attività, le azioni da
intraprendere e la relativa tempistica per conseguire gli obiettivi
concordati a livello europeo. In pratica, per il mercato nel suo complesso e
per ciascuno strumento di pagamento (bonifici, carte, ecc.) sarà definito
nel dettaglio tutto ciò che occorre per passare a Sepa: individuazione delle
differenze tra gli schemi Sepa e quelli attualmente esistenti a livello
nazionale e conseguente adeguamento o affiancamento delle norme e delle
procedure esistenti, degli aspetti infrastrutturali e dei profili giuridici.
Tale piano sarà predisposto dall'Abi in stretto coordinamento con
la Banca d'Italia e con un continuo scambio di informazioni con gli
interlocutori abituali del settore bancario interessati alla migrazione(
come Confindustria, Confcommercio, Associazioni dei consumatori, ecc.). Una
volta definito il piano generale d'azione, alle singole banche spetterà di
realizzare entro i tempi previsti tutti gli interventi necessari per
adeguarsi.
I vantaggi per cittadini, imprese e banche
Il superamento delle barriere nazionali tra sistemi di pagamento porta con
sé vantaggi per tutti. Innanzitutto per i consumatori, che potranno svolgere
operazioni verso i conti correnti di qualunque paese o banca dell'area
esattamente come se fosse una operazione "nazionale" - anche per quanto
riguarda il numero di giorni necessari - e potranno servirsi della propria
carta di pagamento in tutti i negozi e su tutti gli sportelli automatici nei
diversi paesi. Vantaggi, questi, validi anche per commercianti (che potranno
contare su di un maggior numero di operazioni con carta di pagamento
riducendo rischi e pericoli del denaro contante), imprese e pubblica
amministrazione (che potranno raggiungere tutti i conti bancari nell'area
dell'euro con la stessa istruzione di pagamento sia per effettuare bonifici
che per gli incassi e avranno la garanzia dell'uso di standards ISO). Le
banche, dal canto loro, avranno maggiori opportunità di essere presenti su
nuovi mercati e sviluppare nuovi prodotti da mettere a disposizione di
cittadini e imprese, in un contesto con sempre maggiore concorrenza e quindi
prezzi ancora più competitivi e convenienti.
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