L'istruttoria nei confronti di Abi e Cogeban ha l'intento di verificare
gli accordi interbancari per il prelievo di contanti con il bancomat e per
i servizi di pagamento RID come ad esempio la domiciliazione bancaria del
pagamento delle utenze. I commenti dell'Abi e del Codacons.
L'Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 29
marzo 2006, ha avviato un'istruttoria nei confronti di Abi e di
Co.Ge.Ban per accertare l'esistenza di un'intesa in grado di falsare la
concorrenza nel mercato comune. L'istruttoria, notificata ieri
alle parti nel corso delle ispezioni previste dalla legge, valuterà
gli accordi interbancari predisposti da Co.Ge.Ban per il prelievo di
contanti con il Bancomat e gli accordi interbancari messi a punto da Abi
relativi ai servizi di pagamento RID (Rapporti Interbancari Diretti), quali
ad esempio la domiciliazione bancaria del pagamento delle utenze, e RiBa
(Ricevuta Bancaria Elettronica). In particolare verrà esaminata la
fissazione collettiva a livello associativo del valore massimo delle
commissioni interbancarie.
Per l'Autorità la determinazione centralizzata di questi valori
si configura come intesa di prezzo per servizi prestati a livello
interbancario che hanno una rilevante diffusione presso la clientela e
rappresentano una componente di costo e ricavo importante per il sistema. La
loro fissazione in modo coordinato è suscettibile di limitare gli spazi di
autonomia decisionale delle banche nelle politiche di prezzi finali alla
clientela, con una potenziale riduzione del grado di concorrenza del
settore, che può condurre a prezzi più elevati per i consumatori.
Entrambe le intese erano state autorizzate dalla Banca d'Italia,
fino al 31 luglio 2005, in applicazione della normativa italiana che
consente in via temporanea ed eccezionale deroghe al divieto di intese
restrittive della concorrenza. Una nuova richiesta di autorizzazione era
stata presentata alla Banca d'Italia. A seguito del passaggio di competenze
dovuto alla legge sul risparmio la documentazione è stata trasmessa
all'Autorità che ha deciso di avviare l'istruttoria.
L'Abi risponde all'istruttoria fornedo la "massima collaborazione
all'Antitrust". "Il procedimento riguarda gli accordi interbancari
per i servizi di pagamento e le relative commissioni. In particolare i
servizi per il funzionamento delle procedure di domiciliazione sui conti
correnti e del bancomat. Tutti servizi che - spiega l'Abi - costituiscono
l'infrastruttura stessa del sistema nazionale di pagamenti, strettamente
integrato con quello europeo, alle cui modalità di funzionamento si
conforma. Questi accordi sono sempre stati sottoposti alla Banca d'Italia,
fino a gennaio di questo anno autorità competente in materia di Antitrust
per il settore bancario, e da essa autorizzati a più riprese, ogni volta
dopo approfondito esame a seguito di istruttoria". "Nel luglio 2005 Abi
aveva richiesto il rinnovo dell' autorizzazione, proponendo anche una
riduzione della commissione per le domiciliazioni veloci, che è stata
introdotta nel marzo 2006", aggiunge l'Abi, mettendo in evidenza come si sia
"sempre adeguata alle decisioni dell' Autorità di concorrenza competente".
"Una buona notizia che i consumatori accolgono con
soddisfazione". Così il
Codacons commenta l'apertura dell'indagine sui costi dei Bancomat da
parte dell'Antitrust. "Forse la fine della tirannia degli istituti di
credito si sta davvero avvicinando - afferma l'associazione - e si potrà
finalmente fare chiarezza su come vengono realmente determinate le tariffe
delle banche.
Ci aspettiamo dalle indagini dell'Antitrust una diminuzione dei costi dei
servizi bancari a carico degli utenti". E' intollerabile - conclude il
Codacons - che un prelievo Bancomat su un altro istituto costi in Italia
mediamente 2 euro, mentre all'estero, per la stessa operazione, bastano
appena 0,12 euro!!.
Archivio Banche
|