Sempre piu' spesso registriamo proteste da parte dei clienti di banche e
sim che riguardano le limitazioni cui sono costretti quando cercano di
negoziare determinati titoli.
L'esempio principale sono gli ETF's la cui negoziazione, essendo
in concorrenza con la vendita dei fondi comuni di casa, e' spesso negata
ai clienti con le scuse piu' diverse, tipicamente "non siamo abilitati a
trattarli".
Il che e' completamente falso, dato che tutti gli intermediari che
operano sul Mercato Telematico Azionario (MTA) sono automaticamente
abilitati a negoziare su MTF senza costi ed interventi tecnici
aggiuntivi.
Ma anche per le obbligazioni quotate si riscontrano dei dinieghi
che hanno, alla fine, il solo scopo di spingere i clienti verso le
obbligazioni ed i fondi comuni "della casa".
Il gruppo Unicredit, ad esempio, non consente di negoziare le
obbligazioni senza rating anche se quotate sul mercato e magari di
emittenti solidi, ed impone tagli minimi da 15mila euro nominali per
altre emissioni come l'obbligazione convertibile Banca Popolare di Intra
nonostante il lotto minimo di mercato sia enormemente inferiore (600
euro), per arrivare poi a veri e propri assurdi come quelli cui ho
assistito pochi giorni fa: per acquistare una normalissima obbligazione
convertibile del Credito Valtellinese, attualmente quotata a circa 165,
il cliente e' stato costretto a sborsare oltre 25mila euro, a fronte dei
soli 1150 euro necessari ad acquistare il lotto minimo di borsa di 700
euro.
Non e' solo il gruppo Unicredit, perche' anche altri istituti si
comportano più o meno allo stesso modo: ci sono pervenute segnalazioni
sulla difficolta' di acquistare obbligazioni senza rating seppur quotate
tramite Fideuram, sugli Etf's negati dal gruppo MPS, da
Xelion ed altri ancora.
Bisogna comprendere che tutte queste limitazioni sono illegittime.
Lo sancisce il regolamento di Borsa Italia all'articolo 3.2.3 che
riporto nella parte, la prima, che interessa nello specifico caso.
Articolo 3.2.3
(Regole di condotta)
1. Gli operatori rispettano il presente Regolamento e le Istruzioni e
mantengono una condotta improntata a principi di correttezza,
diligenza e professionalita' nei rapporti con le controparti di
mercato, negli adempimenti verso Borsa Italiana e nell’utilizzo dei
sistemi di negoziazione.
2. Gli operatori si astengono dal compiere atti che possano
pregiudicare l’integrità dei mercati. Essi, tra l’altro, non
possono:
a) compiere atti che possano creare impressioni false o ingannevoli
negli altri partecipanti ai mercati;
b) compiere atti che possano ostacolare gli operatori market
maker, gli specialisti sull’IDEM, gli specialisti nel segmento Star, gli
specialisti sul mercato MTA, gli specialisti nel mercato Expandi, gli
specialisti sul mercato MTAX, gli specialisti per i fondi chiusi, gli
specialisti per gli OICR indicizzati, gli specialisti del mercato TAH,
gli specialisti del TAHX, gli specialisti sul mercato SEDEX e gli
specialisti nel mercato MOT nell’adempimento degli impegni assunti;
Pertanto, ogni qualvolta la banca oppone il diniego all'acquisto, ma
anche delle limitazioni all'importo da investire, il cliente ha tutto il
diritto di pretendere che tali ostacoli vengano eliminati e, nel caso in
cui l'istituto prosegua nell'imporli, segnalare la cosa all'organo di
vigilanza.
Come al solito, ricordiamo la vera arma a disposizione degli
investitori: cambiare istituto e rivolgersi a quelli che, specie
sul web, non frappongono inutili ostacoli ai clienti col solo scopo di
vendere i prodotti di casa: quelli che , guarda un po', sono sempre
ottimi e validi per tutti i clienti
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