Il Tribunale di Catanzaro sarà presto chiamato
a decidere sulla legittimità dell'applicazione delle spese di
estinzione ai contratti di conto corrente, a seguito di un'azione legale
avviata dal Codacons per conto di un cittadino calabrese. Parte così la
prima causa contro le spese di chiusura del conto corrente bancario.
Secondo l'associazione a tutela dei consumatori la clausola
che prevede l'obbligo per gli utenti di corrispondere una somma a titolo di
"commissione richiesta estinzione conto" è illegittima. Anche nell'ipotesi
in cui il diritto di recesso venga esercitato dal cliente dell'istituto di
credito dopo aver ricevuto una comunicazione, da parte della propria banca,
della unilaterale modificazione dei tassi, prezzi o di altre condizioni. La
clausola sarebbe volta ad aggirare la normativa speciale in materia bancaria
(Testo Unico bancario), istituendo una vera e propria caparra penitenziale
(in sostanza una penale in caso di recesso).
"A nostro avviso - sostiene l'associazione - in caso di
modifica unilaterale delle condizioni da parte di una banca, il cliente che
ritiene di recedere dal contratto di conto corrente deve poterlo fare senza
essere costretto a pagare assurde spese di estinzione. Le predette somme,
inoltre, vengono unilateralmente stabilite dalla banca, e ostacolano la
libera concorrenza e la libera scelta di altri prodotti sul mercato. Se la
Magistratura dovesse accogliere la nostra tesi difensiva tutti coloro che
vorranno svincolarsi da un contratto di conto corrente divenuto
penalizzante, a seguito di modifiche imposte unilateralmente dalla propria
banca, potranno farlo senza dover più pagare esose "commissioni di
estinzione conto".
Per tale ragione il
Codacons raccomanda ai consumatori di controllare accuratamente
tutte le comunicazioni che provengono dalle banche. Infatti le modifiche
delle condizioni di contratto vengono inviate unitamente all'estratto conto
ovvero con quelle che vengono definite "comunicazioni di trasparenza" che da
qualche anno tutte le banche hanno l'obbligo di inviare almeno una volta
all'anno ai propri clienti.
Archivio Banche
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