Come può
la Banca
d’Italia esercitare realmente la vigilanza ed effettuare i controlli quando i
principali soggetti che ne sarebbero penalizzati sono proprio i suoi azionisti?
E sì, perché se qualcuno ad oggi ancora non lo sapesse
la Banca
d’Italia è una società per azioni in mano alle grandi majors: Unicredito,
Intesa, Capitalia, San Paolo e qualche altro istituto di credito, a dispetto di
molte altre nazioni, in cui la relativa banca centrale è un ente pubblico, senza
pericolo di collusioni o clientelarismi stile i “furbetti del quartierino”.
Mi piace sempre a tal punto ricordare come il mercato principe al mondo per
liquidità e potenzialità abbia deciso di tutelare gli interessi del mercato e di
quei soggetti che ne apportano i capitali, dollaro dopo dollaro: sto parlando di
Wall Street e del popolo statunitense.
Già più di 70 anni fa dopo la disfatta del 1929
e la conseguente carneficina e mattanza di banche che soffocarono (succederà
anche da noi basta aspettare, un nuovo 1929 è alle porte con dinamiche del tutto
inaspettate) venne varato il Glass Steagle Act, una disposizione di legge, unica
al mondo, che di fatto imponeva una rigida suddivisione tra banche di prestito e
banche di investimento: in questo modo chi prestava denaro non poteva offrire
forme di investimento.
Niente di più efficiente ancora ai tempi odierni: grazie a questa disposizione
infatti nacquero banche che si evolsero lentamente diventando regine
incontrastate su tutto il pianeta (tanto per fare un esempio
la Banca Morgan
venne divisa in due banche indipendenti una dall’altra: J.P. Morgan e Morgan
Stanley).
Che cosa avviene
invece nel nostro paese? Nulla di tutto questo. Anzi, decisamente l’opposto in
cui il panorama bancario nazionale è costituito da grandi gruppi bancari (nati
dall’accorpamento forzato in questi ultimi anni) che vi possono vendere come se
fossero un discount di seconda categoria ogni forma di merce porcheria:
assicurazioni, carte di debito, leasing, cellulari, investimenti, vacanze a
rate, polizze unit, personal computes, bonds, p/t, mutui vari, bot e qualsiasi
altro prodotto feccia che esite sul mercato. Tanto l’importante è che ci sia il
gregge di pecore … quindi un numero elevato di soggetti ignoranti, grezzi e poco
colti intontiti ed imbambolati da calcio, fictions e reality shows. E sapete
che fine fanno le pecore? Vengono scannate … un po quello che è successo in
tutti questi anni … e che purtroppo continuerà anche nei prossimi.
Sapete chi è Kenneth Lay? Ve lo dico io … è l’ex amministratore delegato
della Enron … che sta scontando una pena detentiva di 175 anni, dopo aver subito
il sequestro dei propri beni per pagare le sanzioni amministrative che gli sono
state inflitte per la frode contabile che ha causato il crack Enron.
E dove sono invece e come vivono quelli che hanno truffato il popolo italiano ?
E' ora che cominciate a farlo funzionare quel bozzo che avete un metro sopra il
culo, altrimenti continuerete ad essere sodomizzati da questo sistema
truffaldino.
La Banca
d’Italia (non vigila) semplicemente protegge gli interessi delle majors per
evitare che il risparmio degli italiani venga assorbito da qualche più
efficiente e corretta banca straniera.
Qualcuno mi chiede il perché i piccoli istituti di credito siano meno esposti
rispetto a quelli grandi in caso di crash finanziario stile 1929 come
profetizzato in Duri e Puri? Semplice: la piccola cassa rurale, la piccola banca
di credito cooperativo non finanza il grande gruppo industriale, non foraggia i
furbetti del quartierino, non viene strumentalizzata per gli interessi di una
elite finanziaria. È una banca che si fa forte della sua presenza di solito
storica sul territorio e che per questo ne conosce le caratteristiche e
potenzialità sia sociali che imprenditoriali. Come ricordo spesso, presso le
majors siete un numero, in quelle più piccole (forse) un essere vivente con
emozioni e sentimenti.
Quanto al franco
svizzero che dire: è la moneta rappresentativa dell’unica economia indipendente
e neutrale dal resto del pianeta, il bene valutario che multinazionali, governi,
organizzazioni criminali, magnati dell’industria e banchieri filibustieri hanno
nelle proprie tasche. È la divisa bene rifugio per eccellenza, l’unico paese al
mondo assieme all’Australia che non ha mai conosciuto la guerra: provate a
guardare come si è rivalutato durante gli attentati del 11/9. La Svizzera è il
forziere delle ricchezze bianche e nere di questo pianeta, la sua moneta non è
una certezza, è l’unica certezza. Purtroppo. Se il franco svizzero non valesse
più nulla, probabilmente la civiltà umana non esisterebbe più. Qualcuno ha mai
sentito parlare del fallimento di una banca svizzera? Tutti i più grandi centri
di controllo finanziario si trovano a Ginevra, Zurigo e Lugano, se salta
la Svizzera ,
ve lo ripeto, la razza umana sarà catapultata all’età della pietra.
Infine termino
spendendo qualche parola sulle banche on-line: sono più sicure di quelle
tradizionali in quanto l’attività di prestito è inesistente e pertanto non hanno
affidamenti a rischio. Sono banche che offrono (di solito) condizioni più
vantaggiose e costi notevolmente inferiori rispetto alle altre tradizionali.
Sono banche che gestiscono depositi e pertanto in grado di rispondere alle
richiesta in prima istanza di rimborso in quanto prive di contropartita bancaria
contabile. Ma attenzione, perché anche qui esistono eccezioni e pertanto grandi
bidoni.
Eugenio Benetazzo
Trader Professionista
Archivio Banche
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