Si è svolta stamattina presso il Ministero della
Salute la prima riunione del tavolo nazionale su psicofarmaci e
bambini, convocato con una lettera a firma del Ministro Livia Turco anche in
risposta alle roventi polemiche scatenate dall'introduzione sul mercato del
Ritalin e dello Strattera, potenti psicofarmaci che verranno somministrati
ai bambini italiani. "Chiedevamo questo tavolo da oltre un anno, quindi
plaudiamo l'iniziativa del Ministro - ha commentato Luca Poma, Portavoce
Nazionale di "Giù Le Mani dai Bambini", prima campagna nazionale di
farmacovigilanza per l'età pediatrica in Italia - il confronto è stato
utilissimo, ma la burocrazia sembra avere tempi troppo lunghi: ci si rivedrà
fra sei mesi.
"Il paradosso - ha proseguito Poma - è che gli
psicofarmaci verranno somministrati ai bambini sulla base di protocolli
diagnostici e terapeutici che secondo i nostri esperti sono carenti e
presentano un livello di garanzia per i piccoli pazienti troppo basso. E'
una situazione tutta italiana: prima si immette in commercio uno
psicofarmaco, e poi, forse, si perfezionano i protocolli per somministrarlo,
quando invece dovrebbe accadere esattamente il contrario."
Enrico Nonnis, neuropsichiatra infantile e rappresentante
a questo tavolo di "Psichiatria Democratica ha dichiarato: "Questi
signori non dicono le cose come stanno. Questi psicofarmaci hanno certamente
degli effetti, migliorano l'attenzione dei bambini, ma sia di quelli sani
che di quelli malati, ed a che prezzo sul lungo periodo? Che quello
farmacologico in questi casi sia di per se un approccio scientificamente
serio, è tutto da dimostrare: smettiamola di prenderci in giro tra
specialisti, facciamo un bagno di umiltà, scendiamo con i piedi per terra, e
ripartiamo da qui: apriamo una riflessione sull'opportunità di usarli,
questi psicofarmaci. Così stanno le cose, e vanno dette." Federico Bianchi
di Castelbianco, psicoterapeuta dell'età evolutiva, anch'egli presente al
tavolo di oggi, ha dichiarato: "Secondo alcuni degli presenti oggi al
tavolo, fino a ieri i bambini italiani iperattivi e da curare con
psicofarmaci erano il 4%, oggi sono diventati lo 0,8%: ma è scienza o stiamo
giocando alla lotteria?". Giù le Mani dai Bambini invierà nei prossimi
gironi all'Istituto Superiore di Sanità una lettera reiterando la richiesta
di immediata revisione dei protocolli diagnostico terapeutici.
Archivio Bambini
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