I vermi nei bambini
I bambini non vaccinati sono più
sani e grazie a ciò hanno più forze a disposizione ed è per questo motivo che
ricevono con maggiore intensità le impressioni provenienti dall’esterno.
Osservando con attenzione il piccolo bambino, notiamo che al momento della
nascita la dimensione della sua testa corrisponde a un quarto dell’altezza
totale del corpo; poi nel proseguo della vita, mano a mano che la crescita
avanza, la dimensione in rapporto all’altezza globale diminuisce.
Nascita |
rapporto |
1 : 4
|
anni 2 |
" |
1 : 5
|
anni 6 |
" |
1 : 6 |
anni 12 |
" |
1 : 7 |
Nell’uomo adulto in rapporto
alla statura più o meno alta, la proporzione va da:
1 : 7,50 a 1 : 8.
Quest’ultimo rapporto corrisponde al canone classico della statuaria
greca.
Considerando la questione dal punto di vista della testa, potremmo dire che il
riequilibrio delle dimensioni testa da una parte, tronco-arti
dall’altra, avviene perchè la testa nello scorrere temporale del primo periodo
di vita, che termina attorno ai diciotto anni, cede le sue forze formative al
restante organismo.
In questo primo periodo di vita, il flusso vitale e formativo è caratterizzato
da una corrente discendente che va dalla testa fin nell’intestino; non è un caso
che la parola “intestino” abbia in sè la parola “testa”
metamorfosata: in-test-ino.
Un’altra fondamentale funzione a cui è adibita la testa è quella di essere al
centro del sistema neurosensoriale che partecipa all’attività formativa.
La predominanza della natura della sostanza del sistema neurosensoriale è salina
ed è proprio il sale il portatore della forma.
Il sistema neurosensoriale ha
una duplice funzione:
1) Accoglie tramite l’organismo sensoriale le impressioni che vengono
dall’esterno e attraverso i nervi le porta all’attività cosciente, che le
elabora.
2) Il messaggio che i nervi portano al cervello, genera un residuo salino,
che è la struttura portante della forma del corpo fisico.
Soprattutto nell’età infantile un sovraccarico di impressioni provenienti dal
mondo esterno troppo numerose e intense, che interessano la vista e l’udito,
possono causare un’ indebolimento dell’organismo neurosensoriale che ha la sua
sede principale nella testa e ciò ha come conseguenza un ulteriore indebolimento
dell’attività formativa, che si ripercuote in tutto l’organismo, concludendosi
nella periferia del corpo, nell’intestino.
Le forze formative della funzione nervosa sono di natura spirituale, se sono
troppo impegnate a supportare il cervello costretto ad elaborare concetti in
sovrannumero a causa del bombardamento sensoriale, non riescono a fornire
sufficienti forze spirituali all’intestino.
Una carenza di forze spirituali nell’intestino comporta un processo di
“animalizzazione” che ha come risultato finale i vermi.
Paradossalmente i bambini non vaccinati, avendo più forze vitali a disposizione
accolgono con molta maggiore energia le impressioni sensoriali rispetto ad altri
bambini più deboli anche a causa delle vaccinazioni.
Gli interventi per prevenire questa situazione sono di due tipi:
1) La troppa attività neurosensoriale nella testa genera una perdita di sali e
quando avviene questo la testa si indebolisce allora bisogna reintegrare i sali.
Il modo migliore è tramite una alimentazione adatta a questo scopo. Il cibo più
ricco di sali in assoluto è la radice dei vegetali commestibili come ad esempio
carote, rape e via dicendo. In questo modo aiutiamo i nostri bambini a
reimpostare gli importantissimi processi che fuoriescono dalla testa verso il
restante organismo.
2) Se per l’organismo fisico l’intervento terapeutico concerne l’aumento del
quantitativo di sali, per quanto riguarda l’organismo sensorio all’opposto si
devono scaricare, alleggerire, attenuare le impressioni troppo numerose,
violente, veloci, assordanti, che eccitano il sistema neurosensoriale causando
di rimbalzo irrequietezza nell’apparato motorio, che spesso è l’anticamera per
l’instaurazione dei vermi nell’intestino.
Quando i vermi sono ormai
presenti si deve intervenire con terapie medicinali, comunque è possibile fare
interventi di prevenzione inserendo nella dieta settimanale radici di vegetali e
fare attenzione alle impressioni sensoriali che “colpiscono” i nostri bambini
dosandole opportunamente in modo equilibrato.
* Giovanni Peccarisio
laureato alla scuola steineriana Walfor, consulente pedagogico e pittore
Archivio Bambini
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