Lo scandalo delle mozzarelle di bufala
alla diossina rischia di trasformarsi in psicosi ingiustificata. Lo
sostengono il Movimento Consumatori (MC) e l'Unione Nazionale Consumatori (UNC).
Secondo le due associazioni è inutile diffondere la paura fra i cittadini,
mentre appare necessario proseguire nell'attività di monitoraggio e
controllo da parte degli organismi proposti, con la massima trasparenza
informativa sui risultati. Intanto Coldiretti mette in guardia sul rischio
contraffazione del latticino Made in Italy. L'allarme lanciato in questi
giorni, infatti, favorirebbe il mercato del falso (pari a due milioni di
tonnellate in tutto il mondo), proveniente soprattutto da Australia e Stati
Uniti. "La situazione - afferma Beppe Riccardi,
responsabile del settore Sicurezza alimentare MC - è sicuramente delicata e
va affrontata con tempestività e con tutti i mezzi a disposizione delle
autorità competenti, ma senza dare spazio a paure infondate. Certo, il
ministero deve aumentare i controlli e dare subito i risultati di queste
analisi per rendere la gente più tranquilla e fare chiarezza su eventuali
prodotti non a norma". Invece di notizie sommarie e frammentate, il
Movimento Consumatori chiede una vera trasparenza proveniente da fonti
ufficiali.
Di analogo tenore la posizione dell'Unione Nazionale Consumatori.
"E' un grave errore - sostiene l'associazione - fomentare la psicosi del
rischio diossina nella mozzarella di bufala, soprattutto quando non si hanno
notizie certe e quando quelle che si hanno confermano invece che si tratta
di un fenomeno del tutto circoscritto". "Gettare allarmismo - conclude UNC -
non aumenta di certo il grado di tutela dei consumatori. In ogni caso è
necessario che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
e quello della Salute forniscano i più ampi chiarimenti scientifici perché i
consumatori hanno diritto ad essere informati su eventuali rischi alla
salute. Inoltre devono essere inviate alla Commissione Europea tutte le
risposte ai quesiti già da tempo posti dalla stessa Commissione alle
Autorità italiane sulle contaminazioni di diossina nei prodotti lattiero
caseari della regione Campania".
L'allarmismo sulla produzione italiana alimenta il
fenomeno delle imitazioni straniere, prive dei necessari sistemi di
controllo e delle denominazioni di origine. Lo ribadisce la Coldiretti,
secondo cui negli venti ultimi anni la produzione di mozzarelle "taroccate"
di Australia e gli Stati Uniti è triplicata. "Si tratta di produzioni -
precisa la Confederazione degli agricoltori - destinate al consumo interno
ma anche all'esportazione su mercati internazionali dove nonostante il
minore livello qualitativo rischiano di togliere ora spazio, sull'onda
dell'emotività, al prodotto nazionale a denominazione di origine".
"Se infatti in Italia - continua la Coldiretti - la
mozzarella di bufala è consumata da quasi un italiano su due (48,8%) ed è
quindi un formaggio di cui sono ben note le caratteristiche, in molti paesi
soprattutto asiatici, è più facile per i consumatori cadere nell'inganno con
il rischio che si radichi nelle abitudini alimentari un falso Made in Italy
che non ha nulla a che fare con la qualità di quello autentico". "Dal 12
giugno 1996, la Mozzarella di Bufala Campana - concludono i produttori - ha
ottenuto il riconoscimento del marchio a Denominazione di Origine Protetta
che delimita i territori di riferimento (si ottiene circa il 90% del
prodotto trasformato, mentre il basso Lazio e la provincia di Foggia
trasformano il 10%), definisce le regole di produzione ed individua un
rigoroso sistema di controllo".
27/03/2008 Mozzarella alla diossina, De Castro: "Un caso mediatico" (SB, http://www.helpconsumatori.it)
Non esiste nessun caso diossina in Campania". Così il ministro De
Castro ha oggi rassicurato i consumatori italiani in un incontro con la
stampa. Cannella (Inran): "Per danni alla salute dovremmo mangiare 7 chili
di mozzarella contaminata in un giorno"/
"Un caso mediatico". Così il ministro per le
politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro, ha
definito quanto sta accadendo intorno alla questione mozzarella di bufala
contaminata da diossina. Il Ministro ha oggi organizzato un incontro con la
stampa per fare chiarezza e tranquillizzare i cittadini dopo la notizia del
sequestro di 83 aziende agricole fornitrici dei caseifici rilevati positivi
ai controlli. De Castro, prima di degustare una mozzarella di bufala
campana, ha infatti rassicurato: "Non esiste nessun caso diossina in
Campania. C'è un incattivimento verso questa regione ed esiste una
associazione drammatica tra i rifiuti e la salubrità degli alimenti
campani"."Se anche dovessimo per errore ingerire - ha
proseguito - una mozzarella di bufala con un contenuto di diossina prossimo
alla soglia qualche problema di salute si verificherebbe se si trattasse di
svariati chilogrammi". Ovvero "7 chili di mozzarella in un giorno
considerando la soglia limite stabilita dall'Oms", ha precisato Carlo
Cannella, presidente dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e
la Nutrizione (INRAN). "Il consumatore - ha aggiunto - non deve temere, ma
essere rassicurato che tutto quello che arriva sulle nostre tavole è
sicuro".
A tranquillizzare i cittadini anche l'efficienza della rete dei
controlli. Si tratta, secondo De Castro, di "un sistema duplice",
che vede all'opera "il Ministero della Salute, il Mipaaf, gli Istituti
Zooprolifattici, le Agenzie dell'ambiente, i corpi di polizia". "Il sistema
di sicurezza alimentare sta funzionando in maniera egregia - ha confermato
Cannella - in tempo quasi record, il Ministero della Salute ha comunicato
gli allevamenti dai quali è uscito il latte contaminato e questo è stato
possibile grazie alla tracciabilità dei prodotti agroalimentari italiani".
"Già da questa mattina, alle ore 11 - ha dichiarato il
direttore generale del ministero della Salute Silvio Borrello - abbiamo
trasmesso alla Commissione Europea le informazioni relative ai nostri
controlli. La diossina è stata scoperta grazie a una azione di verifica che
è attiva da molto tempo. Ogni anno istituiamo un piano nazionale proprio per
scoprire questo tipo di residui negli alimenti".
27/03/2008 EDITORIALE. Tra bufale e spazzatura, di A. Longo (AL, http://www.helpconsumatori.it)
Qualcuno vuol dare il colpo di grazia alla
Campania e alle sue attività economiche? Il sospetto è legittimo
perché incredibilmente questo caso diossina nel latte di bufala sta
diventando un evento mediatico mondiale, addirittura coinvolgendo subito
Paesi come quelli dell'Estremo oriente che tutto sommato sono consumatori
marginali rispetto al totale delle vendite. Inoltre, se è vero che per avere
effetti dannosi bisognerebbe mangiare almeno 1,5 kg per 15 giorni
consecutivi, è chiaro che gli allarmi lanciati a livello mondale sanno molto
di voglia di discredito, di distruggere quel resto di credibilità già
gravemente compromessa dalle note vicende dei rifiuti. Dovremmo
riflettere tutti su questa vicenda, dai produttori ai consumatori,
dai mass media alle istituzioni. La perdurante situazione grave nella
raccolta rifiuti a Napoli e provincia (nelle altre province la situazione è
tranquilla, le strade sono pulite a Benevento, Avellino etc.) sta mettendo a
dura prova lo sforzo di chi deve difendere il buon nome di quel territorio,
di ciò che si produce e si vende. Quindi le istituzioni napoletane e della
regione, invece di sprecare soldi in sontuose sedi di rappresentanza a New
York , dovrebbero fin d'ora programmare con l'aiuto del Ministero del
commercio estero campagne di informazione sui prodotti campani di qualità in
tutti i principali Paesi consumatori. I mass media italiani dovrebbero
essere più cauti nel lanciare in prima pagina false notizie di blocchi
esteri all'importazione delle mozzarelle e documentare meglio i reali
pericoli per chi consuma eventualmente merci a rischio di inquinamento. I
produttori dovrebbero poi essi stessi chiedere che vengano pubblicati i nomi
delle aziende inquinate, per evitare polveroni generali; ma a queste aziende
colpite dall'inquinamento vanno assicurati finanziamenti risarcitori,
naturalmente a condizione che provino la loro "innocenza" nella vicenda.
Come associazioni consumatori, ci tocca un duplice
compito: informare nostri consumatori sui rischi ma anche tranquillizzarli
dando informazioni precise, senza allarmismi che hanno il solo scopo di
guadagnare qualche riga sui giornali.
26/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Diossina e mozzarella, Ministero Salute: sequestrati gli allevamenti a rischio (BS, http://www.helpconsumatori.it)"I controlli hanno evidenziato indici di
diossina moderatamente superiori al limite previsto dalle
normative europee nelle mozzarelle e nel latte presso 25 caseifici sui
130 controllati. Subito dopo tali riscontri si è provveduto a
rintracciare tutte le 83 aziende agricole fornitrici dei 25 caseifici.
Queste aziende sono state sottoposte a sequestro cautelare per impedire
qualsiasi rischio in attesa di conoscere gli esiti delle analisi che
evidenzieranno la effettiva provenienza del latte risultato positivo
all'esame della diossina". È quanto comunica in una nota stampa il
Ministero della Salute. Oggi infatti si è svolto un incontro
presso il Ministero per verificare le misure adottate a tutela
dei consumatori dopo i casi di positività alla diossina riscontrati in
alcuni campioni di latte e mozzarella di bufala. I casi di positività -
dichiara il Ministero - sono stati riscontrati nell'ambito dei programmi
permanenti di monitoraggio della diossina effettuati tra il mese di
ottobre e il mese di febbraio scorsi.
All'incontro erano presenti i rappresentanti del Ministero
degli Esteri, delle Politiche Agricole e Forestali,
dell'Ambiente, del Commercio Estero, della Regione Campania, dell'Iss,
degli Istituti zooprofilattici di Portici e Teramo e dei Carabinieri del
Nas e del Noe. I sequestri tempestivi hanno impedito, continua la nota,
"la distribuzione di materie prime a rischio provvedendo altresì a
tenere sotto controllo anche i caseifici coinvolti che sono tuttora
sottoposti a costante vigilanza veterinaria".
"L'insieme delle misure adottate è finalizzata a garantire la
sicurezza alimentare della produzione in corso che continua in
ogni caso ad essere sottoposta a controlli ulteriori e straordinari -
conclude il Ministero della Salute - Per quanto riguarda l'allarme
suscitato dalle notizie stampa degli ultimi giorni in alcuni Paesi
esteri e dalla stessa Commissione UE, si segnala che le autorità
italiane stanno provvedendo ad informare le ambasciate dei Paesi
interessati e le istituzioni europee fornendo garanzie sulla sicurezza
sanitaria dei prodotti alimentari italiani ed in particolare della
mozzarella di bufala campana che, come è noto, è un prodotto DOP
(denominazione di origine protetta), che come tale deve rispondere a
specifici disciplinari di produzione approvati dall'UE".
26/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Mozzarelle e diossina, Bersani: "No a psicosi"
(SB, http://www.helpconsumatori.it)
"Cerchiamo di non creare psicosi".
Così il ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, a
margine di un convegno a Roma. "Sono all'opera tutti gli strumenti
del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf)
e del Ministero della Salute: tutte le produzioni sulle quali vi è
un sospetto e non a regola d'arte vengono tagliate fuori dal
mercato". Bersani ha poi ricordato "le esperienze
passate che hanno creato allarmi poi risultati infondati". "E'
necessario - ha aggiunto - isolare e stigmatizzare solo i fatti che
devono essere colpiti".
26/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Diossina e mozzarella, bando anche del Giappone. De Castro rassicura
(SB, http://www.helpconsumatori.it)
"Massimo rigore ma no agli allarmismi. Si
sta montando una campagna negativa che rischia di avere un impatto economico
e occupazionale rilevante su tutti i prodotti campani. La sicurezza è una
priorità e i controlli di questi giorni lo dimostrano". Così il Ministro
delle politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro interviene
in merito alla vicenda della Mozzarella di bufala campana. E' di questi
giorni infatti la notizia del bando da parte della Corea del Sud e del
Giappone.
"Siamo impegnati in un'attenta azione diplomatica - aggiunge De
Castro - e attraverso, il Ministero degli Esteri, siamo in contatto
con le autorità di Giappone, Corea del Sud e con l'Unione europea. Tutte le
Istituzioni e gli enti competenti stanno agendo con la massima solerzia.
Domani, alle 12, al Ministero della Salute, è stato convocato un vertice per
fare il punto della situazione alla luce degli ultimi dati e di assumere le
decisioni conseguentemente necessarie". Poi una precisazione: "Non è vero -
sottolinea De Castro - che Tokyo ha bloccato le importazioni di mozzarella
di bufala campana. Le autorità ci hanno semplicemente inviato un elenco di
aziende fornitrici chiedendoci se, tra queste, ci siano aziende risultate
positive ai controlli della diossina per bloccare, nel caso, solo questi
prodotti. Diversa la posizione della Corea della Sud - aggiunge De Castro -
che ha avanzato la decisione del blocco delle importazioni con modalità che
sinceramente ci incuriosiscono".
25/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Diossina e mozzarella, bando della Corea del Sud. De Castro: "No allarmismi"
(BS, http://www.helpconsumatori.it)
La Corea del Sud ha deciso di mettere al bando la
mozzarella di bufala campana dopo la presunta rilevazione di una
contaminazione da diossina in alcuni campioni. Ma dal ministro delle
Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro è arrivato
l'invito a evitare allarmismi: il bando "appare eccessivo" e "i controlli ci
sono, funzionano e garantiscono il consumo sicuro della mozzarella di bufala
italiana, che continua ad essere un prodotto di assoluta qualità". È quanto
ha affermato il Ministro in una nota stampa. "Appare eccessivo il
bando imposto dalla Corea del Sud sull'importazione di mozzarelle
di bufala italiane. Sarà necessario verificare su quale tipo di prodotto sia
stata rilevata la presenza di diossina, considerato che non abbiamo nessun
riscontro di importazione diretta di mozzarella di bufala italiana con la
Corea - ha commentato De Castro - I prodotti su cui è stata rilevata la
contaminazione potrebbero non essere italiani oppure sono stati reimportati
attraverso altri Stati".
"Le indagini in corso in Campania - ha continuato il
Ministro - dimostrano intanto che i controlli ci sono, funzionano e
garantiscono il consumo sicuro della mozzarella di bufala italiana, che
continua ad essere un prodotto di assoluta qualità. Da rilevare inoltre che
per i caseifici che producono mozzarella Dop non si è verificato alcun
riscontro di contaminazioni sopra la soglia". Il Ministro ha inoltre
annunciato di aver avviato contatto con l'ambasciata. "E' assolutamente
necessario non generalizzare e creare pericolosi allarmismi. Intorno a
questo tema - ha concluso - si è montata una campagna negativa, che sta
ingiustamente compromettendo l'immagine di un prodotto d'eccellenza, che sta
subendo pesanti penalizzazioni sia in Italia che all'estero".
21/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Diossina e mozzarella, De Castro: "Basta con accanimento"
(SB, http://www.helpconsumatori.it)
"Ha ragione il Consorzio della Mozzarella
di Bufala Campana: è ora di dire basta con questo accanimento". E' quanto ha
commentato il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Paolo
De Castro nel merito della vicenda delle indagini, in Campania, sui livelli
di diossina nel latte e nei prodotti bufalini. "Intorno a questo tema - ha
detto - si è montata una campagna negativa che penalizza i tanti produttori
onesti, che sono la stragrande maggioranza, che tutti i giorni lavorano per
un prodotto che è fiore all'occhiello del nostro agroalimentare di qualità".
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali on. Paolo
De Castro entra nel merito della vicenda delle indagini, in Campania, sui
livelli di diossina nel latte e nei prodotti bufalini. "Chi
sbaglia, è vero, deve pagare - ha concluso il Ministro - . La
vicenda di oggi dimostra che i controlli ci sono e vengono applicati. E' la
risposta ai consumatori che chiedono garanzie di sicurezza, ma anche ai
tanti produttori onesti che non devono subire una criminalizzazione".
Intanto il Consorzio Tutela Mozzarella Bufala Campana Dop
ha precisato che i caseifici sottoposti a ispezione non sono
dell'associazione stessa.
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