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27/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Diossina e mozzarella, Consumatori: no agli allarmismi, sì ai controlli. Mozzarella alla diossina, De Castro: "Un caso mediatico". EDITORIALE. Tra bufale e spazzatura, di A. Longo (AA, http://www.helpconsumatori.it)

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Lo scandalo delle mozzarelle di bufala alla diossina rischia di trasformarsi in psicosi ingiustificata. Lo sostengono il Movimento Consumatori (MC) e l'Unione Nazionale Consumatori (UNC). Secondo le due associazioni è inutile diffondere la paura fra i cittadini, mentre appare necessario proseguire nell'attività di monitoraggio e controllo da parte degli organismi proposti, con la massima trasparenza informativa sui risultati. Intanto Coldiretti mette in guardia sul rischio contraffazione del latticino Made in Italy. L'allarme lanciato in questi giorni, infatti, favorirebbe il mercato del falso (pari a due milioni di tonnellate in tutto il mondo), proveniente soprattutto da Australia e Stati Uniti.

"La situazione - afferma Beppe Riccardi, responsabile del settore Sicurezza alimentare MC - è sicuramente delicata e va affrontata con tempestività e con tutti i mezzi a disposizione delle autorità competenti, ma senza dare spazio a paure infondate. Certo, il ministero deve aumentare i controlli e dare subito i risultati di queste analisi per rendere la gente più tranquilla e fare chiarezza su eventuali prodotti non a norma". Invece di notizie sommarie e frammentate, il Movimento Consumatori chiede una vera trasparenza proveniente da fonti ufficiali.

Di analogo tenore la posizione dell'Unione Nazionale Consumatori. "E' un grave errore - sostiene l'associazione - fomentare la psicosi del rischio diossina nella mozzarella di bufala, soprattutto quando non si hanno notizie certe e quando quelle che si hanno confermano invece che si tratta di un fenomeno del tutto circoscritto". "Gettare allarmismo - conclude UNC - non aumenta di certo il grado di tutela dei consumatori. In ogni caso è necessario che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e quello della Salute forniscano i più ampi chiarimenti scientifici perché i consumatori hanno diritto ad essere informati su eventuali rischi alla salute. Inoltre devono essere inviate alla Commissione Europea tutte le risposte ai quesiti già da tempo posti dalla stessa Commissione alle Autorità italiane sulle contaminazioni di diossina nei prodotti lattiero caseari della regione Campania".

L'allarmismo sulla produzione italiana alimenta il fenomeno delle imitazioni straniere, prive dei necessari sistemi di controllo e delle denominazioni di origine. Lo ribadisce la Coldiretti, secondo cui negli venti ultimi anni la produzione di mozzarelle "taroccate" di Australia e gli Stati Uniti è triplicata. "Si tratta di produzioni - precisa la Confederazione degli agricoltori - destinate al consumo interno ma anche all'esportazione su mercati internazionali dove nonostante il minore livello qualitativo rischiano di togliere ora spazio, sull'onda dell'emotività, al prodotto nazionale a denominazione di origine".

"Se infatti in Italia - continua la Coldiretti - la mozzarella di bufala è consumata da quasi un italiano su due (48,8%) ed è quindi un formaggio di cui sono ben note le caratteristiche, in molti paesi soprattutto asiatici, è più facile per i consumatori cadere nell'inganno con il rischio che si radichi nelle abitudini alimentari un falso Made in Italy che non ha nulla a che fare con la qualità di quello autentico". "Dal 12 giugno 1996, la Mozzarella di Bufala Campana - concludono i produttori - ha ottenuto il riconoscimento del marchio a Denominazione di Origine Protetta che delimita i territori di riferimento (si ottiene circa il 90% del prodotto trasformato, mentre il basso Lazio e la provincia di Foggia trasformano il 10%), definisce le regole di produzione ed individua un rigoroso sistema di controllo".

27/03/2008 Mozzarella alla diossina, De Castro: "Un caso mediatico" (SB, http://www.helpconsumatori.it)

Mozzarella
Non esiste nessun caso diossina in Campania". Così il ministro De Castro ha oggi rassicurato i consumatori italiani in un incontro con la stampa. Cannella (Inran): "Per danni alla salute dovremmo mangiare 7 chili di mozzarella contaminata in un giorno"/

"Un caso mediatico". Così il ministro per le politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro, ha definito quanto sta accadendo intorno alla questione mozzarella di bufala contaminata da diossina. Il Ministro ha oggi organizzato un incontro con la stampa per fare chiarezza e tranquillizzare i cittadini dopo la notizia del sequestro di 83 aziende agricole fornitrici dei caseifici rilevati positivi ai controlli. De Castro, prima di degustare una mozzarella di bufala campana, ha infatti rassicurato: "Non esiste nessun caso diossina in Campania. C'è un incattivimento verso questa regione ed esiste una associazione drammatica tra i rifiuti e la salubrità degli alimenti campani".

"Se anche dovessimo per errore ingerire - ha proseguito - una mozzarella di bufala con un contenuto di diossina prossimo alla soglia qualche problema di salute si verificherebbe se si trattasse di svariati chilogrammi". Ovvero "7 chili di mozzarella in un giorno considerando la soglia limite stabilita dall'Oms", ha precisato Carlo Cannella, presidente dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN). "Il consumatore - ha aggiunto - non deve temere, ma essere rassicurato che tutto quello che arriva sulle nostre tavole è sicuro".

A tranquillizzare i cittadini anche l'efficienza della rete dei controlli. Si tratta, secondo De Castro, di "un sistema duplice", che vede all'opera "il Ministero della Salute, il Mipaaf, gli Istituti Zooprolifattici, le Agenzie dell'ambiente, i corpi di polizia". "Il sistema di sicurezza alimentare sta funzionando in maniera egregia - ha confermato Cannella - in tempo quasi record, il Ministero della Salute ha comunicato gli allevamenti dai quali è uscito il latte contaminato e questo è stato possibile grazie alla tracciabilità dei prodotti agroalimentari italiani".

"Già da questa mattina, alle ore 11 - ha dichiarato il direttore generale del ministero della Salute Silvio Borrello - abbiamo trasmesso alla Commissione Europea le informazioni relative ai nostri controlli. La diossina è stata scoperta grazie a una azione di verifica che è attiva da molto tempo. Ogni anno istituiamo un piano nazionale proprio per scoprire questo tipo di residui negli alimenti".

27/03/2008 EDITORIALE. Tra bufale e spazzatura, di A. Longo (AL, http://www.helpconsumatori.it)

Qualcuno vuol dare il colpo di grazia alla Campania e alle sue attività economiche? Il sospetto è legittimo perché incredibilmente questo caso diossina nel latte di bufala sta diventando un evento mediatico mondiale, addirittura coinvolgendo subito Paesi come quelli dell'Estremo oriente che tutto sommato sono consumatori marginali rispetto al totale delle vendite. Inoltre, se è vero che per avere effetti dannosi bisognerebbe mangiare almeno 1,5 kg per 15 giorni consecutivi, è chiaro che gli allarmi lanciati a livello mondale sanno molto di voglia di discredito, di distruggere quel resto di credibilità già gravemente compromessa dalle note vicende dei rifiuti.

Dovremmo riflettere tutti su questa vicenda, dai produttori ai consumatori, dai mass media alle istituzioni. La perdurante situazione grave nella raccolta rifiuti a Napoli e provincia (nelle altre province la situazione è tranquilla, le strade sono pulite a Benevento, Avellino etc.) sta mettendo a dura prova lo sforzo di chi deve difendere il buon nome di quel territorio, di ciò che si produce e si vende. Quindi le istituzioni napoletane e della regione, invece di sprecare soldi in sontuose sedi di rappresentanza a New York , dovrebbero fin d'ora programmare con l'aiuto del Ministero del commercio estero campagne di informazione sui prodotti campani di qualità in tutti i principali Paesi consumatori. I mass media italiani dovrebbero essere più cauti nel lanciare in prima pagina false notizie di blocchi esteri all'importazione delle mozzarelle e documentare meglio i reali pericoli per chi consuma eventualmente merci a rischio di inquinamento. I produttori dovrebbero poi essi stessi chiedere che vengano pubblicati i nomi delle aziende inquinate, per evitare polveroni generali; ma a queste aziende colpite dall'inquinamento vanno assicurati finanziamenti risarcitori, naturalmente a condizione che provino la loro "innocenza" nella vicenda.

Come associazioni consumatori, ci tocca un duplice compito: informare nostri consumatori sui rischi ma anche tranquillizzarli dando informazioni precise, senza allarmismi che hanno il solo scopo di guadagnare qualche riga sui giornali.

26/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Diossina e mozzarella, Ministero Salute: sequestrati gli allevamenti a rischio (BS, http://www.helpconsumatori.it)

"I controlli hanno evidenziato indici di diossina moderatamente superiori al limite previsto dalle normative europee nelle mozzarelle e nel latte presso 25 caseifici sui 130 controllati. Subito dopo tali riscontri si è provveduto a rintracciare tutte le 83 aziende agricole fornitrici dei 25 caseifici. Queste aziende sono state sottoposte a sequestro cautelare per impedire qualsiasi rischio in attesa di conoscere gli esiti delle analisi che evidenzieranno la effettiva provenienza del latte risultato positivo all'esame della diossina". È quanto comunica in una nota stampa il Ministero della Salute.

Oggi infatti si è svolto un incontro presso il Ministero per verificare le misure adottate a tutela dei consumatori dopo i casi di positività alla diossina riscontrati in alcuni campioni di latte e mozzarella di bufala. I casi di positività - dichiara il Ministero - sono stati riscontrati nell'ambito dei programmi permanenti di monitoraggio della diossina effettuati tra il mese di ottobre e il mese di febbraio scorsi.

All'incontro erano presenti i rappresentanti del Ministero degli Esteri, delle Politiche Agricole e Forestali, dell'Ambiente, del Commercio Estero, della Regione Campania, dell'Iss, degli Istituti zooprofilattici di Portici e Teramo e dei Carabinieri del Nas e del Noe. I sequestri tempestivi hanno impedito, continua la nota, "la distribuzione di materie prime a rischio provvedendo altresì a tenere sotto controllo anche i caseifici coinvolti che sono tuttora sottoposti a costante vigilanza veterinaria".

"L'insieme delle misure adottate è finalizzata a garantire la sicurezza alimentare della produzione in corso che continua in ogni caso ad essere sottoposta a controlli ulteriori e straordinari - conclude il Ministero della Salute - Per quanto riguarda l'allarme suscitato dalle notizie stampa degli ultimi giorni in alcuni Paesi esteri e dalla stessa Commissione UE, si segnala che le autorità italiane stanno provvedendo ad informare le ambasciate dei Paesi interessati e le istituzioni europee fornendo garanzie sulla sicurezza sanitaria dei prodotti alimentari italiani ed in particolare della mozzarella di bufala campana che, come è noto, è un prodotto DOP (denominazione di origine protetta), che come tale deve rispondere a specifici disciplinari di produzione approvati dall'UE". 26/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Mozzarelle e diossina, Bersani: "No a psicosi" (SB, http://www.helpconsumatori.it)

"Cerchiamo di non creare psicosi". Così il ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, a margine di un convegno a Roma. "Sono all'opera tutti gli strumenti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) e del Ministero della Salute: tutte le produzioni sulle quali vi è un sospetto e non a regola d'arte vengono tagliate fuori dal mercato".

Bersani ha poi ricordato "le esperienze passate che hanno creato allarmi poi risultati infondati". "E' necessario - ha aggiunto - isolare e stigmatizzare solo i fatti che devono essere colpiti".

 26/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Diossina e mozzarella, bando anche del Giappone. De Castro rassicura (SB, http://www.helpconsumatori.it)

"Massimo rigore ma no agli allarmismi. Si sta montando una campagna negativa che rischia di avere un impatto economico e occupazionale rilevante su tutti i prodotti campani. La sicurezza è una priorità e i controlli di questi giorni lo dimostrano". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro interviene in merito alla vicenda della Mozzarella di bufala campana. E' di questi giorni infatti la notizia del bando da parte della Corea del Sud e del Giappone.

"Siamo impegnati in un'attenta azione diplomatica - aggiunge De Castro - e attraverso, il Ministero degli Esteri, siamo in contatto con le autorità di Giappone, Corea del Sud e con l'Unione europea. Tutte le Istituzioni e gli enti competenti stanno agendo con la massima solerzia. Domani, alle 12, al Ministero della Salute, è stato convocato un vertice per fare il punto della situazione alla luce degli ultimi dati e di assumere le decisioni conseguentemente necessarie". Poi una precisazione: "Non è vero - sottolinea De Castro - che Tokyo ha bloccato le importazioni di mozzarella di bufala campana. Le autorità ci hanno semplicemente inviato un elenco di aziende fornitrici chiedendoci se, tra queste, ci siano aziende risultate positive ai controlli della diossina per bloccare, nel caso, solo questi prodotti. Diversa la posizione della Corea della Sud - aggiunge De Castro - che ha avanzato la decisione del blocco delle importazioni con modalità che sinceramente ci incuriosiscono".

25/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Diossina e mozzarella, bando della Corea del Sud. De Castro: "No allarmismi" (BS, http://www.helpconsumatori.it)

La Corea del Sud ha deciso di mettere al bando la mozzarella di bufala campana dopo la presunta rilevazione di una contaminazione da diossina in alcuni campioni. Ma dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro è arrivato l'invito a evitare allarmismi: il bando "appare eccessivo" e "i controlli ci sono, funzionano e garantiscono il consumo sicuro della mozzarella di bufala italiana, che continua ad essere un prodotto di assoluta qualità". È quanto ha affermato il Ministro in una nota stampa.

"Appare eccessivo il bando imposto dalla Corea del Sud sull'importazione di mozzarelle di bufala italiane. Sarà necessario verificare su quale tipo di prodotto sia stata rilevata la presenza di diossina, considerato che non abbiamo nessun riscontro di importazione diretta di mozzarella di bufala italiana con la Corea - ha commentato De Castro - I prodotti su cui è stata rilevata la contaminazione potrebbero non essere italiani oppure sono stati reimportati attraverso altri Stati".

"Le indagini in corso in Campania - ha continuato il Ministro - dimostrano intanto che i controlli ci sono, funzionano e garantiscono il consumo sicuro della mozzarella di bufala italiana, che continua ad essere un prodotto di assoluta qualità. Da rilevare inoltre che per i caseifici che producono mozzarella Dop non si è verificato alcun riscontro di contaminazioni sopra la soglia". Il Ministro ha inoltre annunciato di aver avviato contatto con l'ambasciata. "E' assolutamente necessario non generalizzare e creare pericolosi allarmismi. Intorno a questo tema - ha concluso - si è montata una campagna negativa, che sta ingiustamente compromettendo l'immagine di un prodotto d'eccellenza, che sta subendo pesanti penalizzazioni sia in Italia che all'estero".

 21/03/2008 SICUREZZA ALIMENTARE. Diossina e mozzarella, De Castro: "Basta con accanimento" (SB, http://www.helpconsumatori.it)

"Ha ragione il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana: è ora di dire basta con questo accanimento". E' quanto ha commentato il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro nel merito della vicenda delle indagini, in Campania, sui livelli di diossina nel latte e nei prodotti bufalini. "Intorno a questo tema - ha detto - si è montata una campagna negativa che penalizza i tanti produttori onesti, che sono la stragrande maggioranza, che tutti i giorni lavorano per un prodotto che è fiore all'occhiello del nostro agroalimentare di qualità". Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali on. Paolo De Castro entra nel merito della vicenda delle indagini, in Campania, sui livelli di diossina nel latte e nei prodotti bufalini.

"Chi sbaglia, è vero, deve pagare - ha concluso il Ministro - . La vicenda di oggi dimostra che i controlli ci sono e vengono applicati. E' la risposta ai consumatori che chiedono garanzie di sicurezza, ma anche ai tanti produttori onesti che non devono subire una criminalizzazione".

Intanto il Consorzio Tutela Mozzarella Bufala Campana Dop ha precisato che i caseifici sottoposti a ispezione non sono dell'associazione stessa.

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