I polli italiani sono sicuri. L'intera filiera
produttiva è perfettamente trasparente e controllata". E' questa la
risposta rassicurante per i consumatori italiani di Gaetano De Lauretis,
presidente di Avitalia, in relazione alla ricerca condotta dall'Agenzia per
la sicurezza alimentare di Bruxelles. "Non ci sono dubbi -
sottolinea De Lauretis - i nostri prodotti sono controllati e
sicuri. Tutte le fasi di produzione sono sottoposte non solo a sistemi di
autocontrollo interno alle aziende, ma anche a continue verifiche da parte
dei veterinari delle Asl, dei Nas e del Nucleo Repressione Frodi. Basti
pensare che i veterinari delle Asl, oltre ad assicurare sistematici
controlli presso gli allevamenti, sono costantemente presenti in tutte le
fasi di macellazione, dall'arrivo delle carni fino all'uscita dei prodotti
lavorati. Mi sento dunque di rassicurare i consumatori, garantendo sulla
totale trasparenza e sicurezza delle carni di pollo italiane".
03/04/2007 ALIMENTAZIONE. Ue, salmonella in 1 pollo su 4 in Europa. In Italia nel 28,3% dei casi (SP, www.helpconsumatori.it)
BRUXELLES - Un pollo da allevamento su
quattro in Europa sarebbe portatore di Salmonella. Lo rivela uno studio
dell'Agenzia europea per sicurezza alimentare (Efsa, European Food Safety
Authority). Sono stati controllati 7.440 grandi allevamenti, ciascuno con
almeno 5mila polli, dall'ottobre 2005 al settembre 2006. In Italia
è stata riscontrata una positività al batterio nel 28,3% dei casi.
Ma il tasso di contaminazione della carne di pollo varia a seconda dei
Paesi. L'indagine ha riscontrato una positività al batterio in media nel
23,7% dei casi. Il minimo è stato riscontrato in Svezia, con nessun caso, il
massimo in Ungheria, dove la positività ha riguardato il 68,2% del pollame
testato. E la Polonia (58,2%) Peggio dell'Italia, Spagna (41,2%) e
Portogallo (43,5%) . La nazione con la più numerosa popolazione avicola, la
Francia, ha un tasso di contaminazione relativamente basso: 6,2%. Germania
intorno al 15%.
L'allarme non è nuovo. Nel 2004 sono stati segnalati
all'Unione europea 192 mila casi di salmonella anche se gli esperti
ritengono che, in realtà, il numero sia stato decisamente superiore. Tra i
prodotti a rischio figurano soprattutto uova e pollame sebbene un' adeguata
conservazione e cottura di questi alimenti permetta comunque nella maggior
parte dei casi di limitare i rischi. Nel 2005 oltre 176mila persone sono
state infettate da salmonella in Europa.
Lo scorso agosto la Commissione europea ha adottato due
regolamenti per ridurre e contrastare la presenza di salmonella nelle uova e
nel pollame. La Commissione ha indicato nei regolamenti anche i metodi per
combattere la salmonella, tra cui la vaccinazione obbligatoria della galline
da uova a partire dal 2008 negli Stati membri caratterizzati da una
diffusione del fenomeno superiore o pari al 10%.
Lo studio Efsa dell'anno scorso aveva dimostrato che in media un
allevamento di galline da uova su cinque in Europa è contaminato da
salmonella. Ogni Stato, sottolinea Bruxelles, deve per questo impegnarsi a
ridurre il numero del pollame colpito entro il 2008, sottoponendo entro il
2007 alla Commissione europea dei programmi nazionali di lotta alla presenza
di salmonella nella galline da uova.
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