La Cia condivide il Piano del ministro Livia Turco approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Dall'agricoltura un fattivo contributo per mangiare sano. Favorire i consumi di prodotti ortofrutticoli soprattutto fra i giovani.
La crescita economica nell'Unione europea
dovrebbe mantenere un ritmo sostenuto nel 2007, con una crescita stimata al
2,7% nella UE e al 2,4% nell'area dell'euro, ovvero 0,3 punti percentuali al
di sopra delle previsioni di autunno per entrambe le aree. L'economia
italiana crescerà invece del 2%. Lo rileva la Commissione europea che ha
oggi pubblicato le sue proiezioni economiche e monetarie.enente la news completa" border="0">
Un programma importante per dare ai nostri
cittadini un modello alimentare sano ed equilibrato, fondato su un
maggior consumo di frutta e verdura e sulla "Dieta Mediterranea". Un modello
che, purtroppo, è ancora lontano dalle tavole degli italiani che continuano
a mangiare molto e male. E questo, accompagnato da poco movimento, dal fumo
e dall'abuso di alcol, porta alla crescita delle malattie cardiovascolari,
dei tumori, del diabete, dell'obesità. Così la Cia-Confederazione italiana
agricoltori commenta il piano del governo "Guadagnare in salute. Favorire le
scelte sanitarie", predisposto dal ministro Livia Turco e approvato oggi dal
Consiglio dei ministri.
Un piano al quale anche il mondo agricolo ha dato il suo
contributo. In particolare la Cia aveva fornito una serie di
indicazioni: difesa della dieta tradizionale (cioè, quella mediterranea) e
dei cibi tipici; diffusione e rispetto delle procedure di sicurezza
alimentare; valorizzazione delle produzioni del territorio e delle filiere
corte; valorizzazione della multifunzionalità delle aziende agricole
(fattorie sociali, ecoturismo, agriturismo) anche come attività salutari per
la popolazione; denuncia del problema costituito dall'eccessivo livello del
prezzo medio al consumatore di prodotti agricoli, e di frutta e verdura in
particolare, ed eccessiva "forbice" tra prezzo al consumatore e prezzo al
produttore; aumento dei punti vendita di prodotti alimentari del territorio,
anche attraverso la vendita diretta da parte degli agricoltori.Quindi, un
deciso impegno per incrementare i consumi di frutta e verdura, di cui siamo
grandi produttori, e per riportare sulle nostre tavole la "Dieta
Mediterranea", riconosciuta in tutto il mondo come modello alimentare da
seguire.
Peraltro, un ridotto consumo di ortofrutticoli -avvertono gli
agricoltori - si riscontra soprattutto tra i giovani. Secondo gli
ultimi dati, in Italia che mangia più frutta e verdura sono gli anziani
(circa il 90 per cento ne consuma almeno una volta al giorno), mentre tra i
bambini e i giovani (3-25 anni) la quota di consumo giornaliero scende al 70
per cento. Anche rispetto alle quantità assunte quotidianamente di frutta e
verdura sono sempre i bambini e i giovani che ne consumano di meno nei
confronti di adulti e anziani.
Archivio Alimentazione
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