Pesce scaduto, insetti nella frutta e
anche un taglierino nei pop corn, gli indesiderati nel cibo. Presentato oggi
il rapporto Truffe a Tavola 2006 di Legambiente e Movimento Difesa del
Cittadin Pesce scaduto da oltre sei anni, 1.400 tonnellate di
pomodoro infestato da insetti e parassiti, vermi nei piatti di riso
destinati ai bambini di una scuola di infanzia e elementare. Lunga la lista
degli "oggetti" indesiderati trovati nel cibo: un taglierino in un sacchetto
di pop corn, un dente umano nell’impasto di una pizza, un chiodo in una
confezione di pane per non parlare dei "resti di un piccolo animale" in una
scatola di minestrone surgelato comprato a Torino. Allarme crescente anche
per il cibo proveniente da Paesi in cui non ci sono i controlli sanitari
europei, in particolare dalla Cina: "salango congelato" (pesce cinese)
venduto come novellame nostrano; 200 kg di cozze e vongole senza etichetta
sequestrate a Sanremo; 600 kg di zampe di pollo cinese e un veicolo della
ditta "China Food S.r.l.", in provincia di Roma, contenente kg. 2.300 di
carni avicole, prodotti della pesca e verdure surgelate in cattivo stato di
conservazione, pronti per essere consegnati ad altri esercizi commerciali.
Ammontano a 37.330 le ispezioni effettuate dai Carabinieri per la
Sanità nel corso del 2005 nel settore alimentare. Sono 38 le persone
arrestate e oltre 12.800 quelle segnalate all’autorità giudiziaria ed
amministrativa; 792 le strutture chiuse per motivi di salute pubblica e 419
quelle sequestrate. Molti anche i sequestri effettuati: 55.612.447
confezioni di prodotto per un valore di oltre 108 milioni di euro. Non meno
preoccupanti i numeri dell’Ispettorato Repressione Frodi: nel 2005 la
struttura del Ministero delle Politiche agricole ha individuato 3.751
operatori irregolari, pari al 15% del totale degli operatori controllati
(24.395), 1.021 sono invece i prodotti non a norma. Circa 500 i sequestri
effettuati dall’Ispettorato per un valore pari a oltre 9 milioni di euro,
mentre in 436 casi è scattata la denuncia per reato e 3.977 sono state le
contestazioni amministrative. Più di un terzo delle notizie di reato (39%)
deriva dagli Uffici periferici e dai laboratori del Sud. Segue il Centro con
il 32% ed il Nord con il 20,4%. Ultime le isole con l’8,5% per un totale di
37 notizie di reato.
È "Truffe a tavola 2006", il III rapporto sulle frodi alimentari in
Italia realizzato dal Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente e
presentato oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa. Quest’anno Truffe
a Tavola è ancora più ricco e più completo: lo studio si basa sui dati di
tutti gli organi preposti alla tutela della salute dei consumatori nel
settore alimentare dai Carabinieri della Sanità all’Ispettorato Centrale
Repressione Frodi, dal Corpo Forestale ai Carabinieri Politiche Agricole
alla Guardia Costiera. Nel rapporto per la prima volta anche le notifiche e
le informazioni del sistema rapido di allerta comunitario. Altra novità il
focus sulle emergenze e gli scandali più eclatanti del 2005: dal fenomeno
emergente delle truffe alimentari provenienti dal mercato cinese allo
scandalo del latte all’ITX poi sedato dall’Efsa (Agenzia europea sulla
sicurezza alimentare), dalle uova marce vendute alle industrie per la
trasformazione in merendine, pasta, gelati alle 58.000 tonnellate di grano
duro sequestrate a Bari contentini ocratossina, sostanza cancerogena.
Documenti collegati:
Truffe a tavola 2006
SICUREZZA ALIMENTARE .Truffe a Tavola 2006, i Dati dei Nas e dell'Icrf (SB, www.helpconsumatori.it)
Nel rapporto Truffe a Tavola 2006 i dati dei Nas e dell'Ispettorato
Repressione Frodi. Aumentato di circa il 7% il valore dei sequestri
effettuati dai Carabinieri della Salute. Oltre 3.700 gli operatori
irregolari individuati dall'Icrf.
SCARICA IL RAPPORTONel 2005 è aumentato di circa il 7% il valore dei
sequestri effettuati dai Nas in materia di sicurezza alimentare.
Sono 38 le persone arrestate e oltre 12.800 quelle segnalate all'autorità
giudiziaria ed amministrativa; 792 le strutture chiuse per motivi di salute
pubblica e 419 quelle sequestrate. Non meno preoccupanti i numeri
dell'Ispettorato Repressione Frodi: nel 2005 la struttura ha individuato
3.751 operatori irregolari, pari al 15% del totale degli operatori
controllati (24.395), 1.021 sono invece i prodotti non a norma. Lo rileva
Truffe a Tavola 2006, il III rapporto sulle frodi alimentari in Italia
realizzato dal Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente e presentato
oggi a Roma.
"I
Nas - ha affermato il Tenente colonnello Marcello Galanzi, dei
Carabinieri della Sanità di Roma - hanno raccolto numerosi successi insieme
a tutte le altre strutture del Ministero della Salute. Questi dati negativi
vanno interpretati in senso positivo perché sono espressione dell'impegno
delle forze dell'ordine preposte. In Italia la sicurezza alimentare non ha
eguali a livello internazionale". Tranquillizzando i cittadini Galanzi ha
aggiunto: "Tutto ciò che è contaminato viene posto sotto sequestro e
distrutto".
In aumento, rispetto al 2004, il numero dei sequestri e
delle strutture chiuse per motivi di salute pubblica dai Nas per il settore
delle carni e degli allevamenti e del latte e derivati; incrementi delle
merce sequestrata anche per le conserve alimentari e per salumi e insaccati.
Numeri preoccupanti, quelli legati alle strutture di ristorazione. Aumentano
i controlli rispetto al passato e, in particolare, cresce il numero delle
persone arrestate. Rispetto al 2004, si registra inoltre un incremento delle
strutture poste sotto sequestro che passano da 127 a 143. Per i prodotti
ittici invece ad una diminuzione delle ispezioni corrisponde una generale
diminuzione del valore delle infrazioni, segnalazioni e sequestri, il cui
valore ammonta a 1.243.036 contro i 3milioni del 2004 ed i 5milioni del
2003.
Concentrato di pomodoro proveniente dalla Grecia
inidoneo al consumo umano a causa della presenza di muffe e non solo. Oltre
2mila quintali di agrumi provenienti dai paesi extracomunitari che
riportavano la sigla dell'additivo Tiabendazolo (E233), vietato dall'Unione
europea. Questi alcuni dei casi delle truffe alimentari scoperte
dall'Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero delle Politiche
Alimentari e Agricole. Ma nel mirino degli agenti soprattutto la tutela del
Made in Italy e delle produzioni a denominazione registrata come le 18.000
uova provenienti dalla Spagna e che stavano per essere immesse nei mercati
del sud Italia con il marchio falso "Made in Italy".
Dai dati dell'Ispettorato
emerge una diminuzione gli operatori irregolari: il 4% in meno
rispetto al 2004 e il 27% in meno rispetto al 2003. Tendenza inversa per i
sequestri: nel 2003 si contavano 230 sequestri, nel 2004 erano quasi
raddoppiati (442) fino ad arrivare ai 498 del 2005. Incremento notevole
negli anni anche per le notizie di reato: aumentate nel 2005 del 12%
rispetto al 2004 e dell'84% rispetto al 2003. A livello territoriale, per
quanto riguarda le notizie di reato, un terzo (39%) deriva dagli Uffici
periferici e dai laboratori del Sud. Segue il Centro con il 32% ed il Nord
con il 20,4%. Ultime le isole con l'8,5% per un totale di 37 notizie di
reato.
"E' importante - ha dichiarato Diana Veccia Scavalli,
funzionario dell'Icrf - riuscire a comunicare al consumatore un'informazione
chiara e trasparente, ma non allarmante. Qualora così fosse si
rischierebbero scelte da parte dei cittadini irrazionali. Basti pensare a
quanto è successo nel caso dell'influenza aviaria".
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