Vi giro questa lettera di Alex (da far girare) relativa allo scellerato
tentativo del governo delle banche di violare la Costituzione cancellando
l'esito referendario. Del resto il sottosegretario all'economia Gianfranco
Polillo ha sostenuto che "Il referendum sull'acqua è stato un mezzo imbroglio".
Tra ministri dell'ambiente che dicono che non avrebbero problemi a vivere
vicino ad un inceneritore e ministri della difesa che vogliono comprare
portaeri, cacciabombardieri e fregate c'è poco da essere allegri e tanto da
resistere...Forza!
Gianluca
SALVIAMO IL REFERENDUM DELL’ACQUA
TRADIMENTO MONTI
Era il 13 giugno , esattamente 7 mesi fa ,quando 26 milioni di italiani/e
sancivano l’acqua bene comune :”Ubriachi eravamo di gioia… le spalle cariche
dei propri covoni!(Salmo,126)
E oggi,13 gennaio ritorniamo a “seminare nel pianto..” (Salmo,126)
perché il governo Monti vuole privatizzare la Madre.
Sapevamo che il governo Monti era un governo di banche e banchieri, ma mai
,mai ci saremmo aspettati che un governo ,cosidetto tecnico, osasse di nuovo
mettere le mani sull’acqua ,la Madre di tutta la vita sul pianeta.
E’ quanto emerge oramai con chiarezza dalla fase 2 dell’attuale governo,
che impone le liberalizzazioni in tutti i settori.Infatti le dichiarazioni di
ministri e sottosegretari, in questi ultimi giorni, sembrano indicare che quella
è la strada anche per l’acqua.
Iniziando con le affermazioni di A.Catricalà, sottosegretario alla
Presidenza, che ha detto che l’acqua è uno dei settori da aprire al mercato.E
C.Passera, ministro all’economia,ha affermato :”Il referendum ha fatto saltare
il meccanismo che rende obbligatoria la cessione ai privati del servizio di
gestione dell’acqua, ma non ha mai impedito in sé la liberalizzazione del
settore.” E ancora più spudoratamente il sottosegretario all’economia G.Polillo
ha rincarato la dose: “Il referendum sull’acqua è stato un mezzo imbroglio. Sia
chiaro che l’acqua è e rimane un bene pubblico.E’ il servizio di distribuzione
che va liberalizzato.”E non meno clamorosa è l’affermazione del ministro
dell’ambiente C.Clini:”Il costo dell’acqua oggi in Italia non corrisponde al
servizio reso…..La gestione dell’acqua come risorsa pubblica deve corrispondere
alla valorizzazione del contenuto economico della gestione.”
Forse tutte queste dichiarazioni preannunciavano il decreto del governo (che
sarà votato il 19 gennaio) che all’art.20 afferma che il servizio idrico-
considerato servizio di interesse economico generale- potrebbe essere gestito
solo tramite gara o da società per azioni, eliminando così la gestione pubblica
del servizio idrico. Per dirla ancora più semplicemente, si vuole eliminare
l’esperienza che ha iniziato il Comune di Napoli che ha trasformato la società
per azioni a totale capitale pubblico(ARIN ) in ABC (Acqua Bene Comune-Ente di
diritto pubblico).
E’ il tradimento totale del referendum che prevedeva la gestione pubblica
dell’acqua senza scopo di lucro .E’ il tradimento del governo dei professori.E’
il tradimento della democrazia.
Per i potentati economico-finanziari italiani l’acqua è un boccone troppo
ghiotto da farselo sfuggire.Per le grandi multinazionali europee
dell’acqua(Veolia,Suez,Coca-Cola…) che da Bruxelles spingono il governo Monti
verso la privatizzazione, temono e tremano per la nostra vittoria
referendaria,soprattutto il contagio in Europa.
“Un potere immorale e mafioso –ha giustamente scritto Roberto Lessio, nel suo
libro All’ombra dell’acqua- si sta impossessando dell’acqua del
pianeta.E’ in corso l’ultima guerra per il possesso finale dell’ultima
merce:l’acqua.Per i tanti processi di privatizzazione dei servizi pubblici in
corso, quello dell’accesso all’acqua è il più criminale.Perchè è il più
disonesto, il più sporco, il più pericoloso per l’esistenza umana.”
Per questo dobbiamo reagire tutti con forza a tutti i livelli, mobilitandoci
per difendere l’esito referendario, ben sapendo che è in gioco anche la nostra
democrazia.
Chiediamo al più presto una mobilitazione nazionale, da tenersi a Roma perché
questo governo ascolti la voce di quei milioni di italiani/e che hanno votato
perché l’acqua resti pubblica .
Chiediamo altresì che il governo Monti riceva il Forum italiano dei movimenti
per l’acqua,ciò che ci è stato negato finora.
Rilanciamo con forza la campagna di “obbedienza al referendum” per
trasformare le Spa in Ente di diritto pubblico(disobbedendo così al governo
Monti).
Sollecitiamo i Comuni a manifestare la propria disobbedienza alla
privatizzazione dell’acqua con striscioni e bandiere dell’acqua.
E infine ai 26 milioni di cittadini/e di manifestare il proprio dissenso
esponendo dal proprio balcone ,uno striscione con la scritta :”Giù le mani
dall’acqua”!
In piedi , popolo dell’acqua!
Ce l’abbiamo fatta con il referendum, ce la faremo anche adesso !
E di nuovo la nostra bocca esploderà di gioia (Salmo,126)

Archivio Acqua
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