“
Il governo non solo non ha ancora attuato le indicazioni referendarie
retrocedendo sulle privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti
sull'acqua ma
, con la manovra economica in fase di discussione
parlamentare e già approvata con Decreto Legge n. 138 del 13 agosto scorso
,
ha riproposto in altra forma la sostanza delle
norme abrogate con volontà popolare nel referendum”. È la denuncia che
emerge dalla
lettera aperta che ieri il Forum dei movimenti per l’acqua ha
indirizzato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e alle forze
politiche italiane, riportata sul
sito ufficiale del
Forum.
“L'articolo 4 - afferma la nota def Forum - ripresenta il vecchio
Decreto Ronchi (approvato dal Parlamento con voto di fiducia nel
novembre dle 2009 - ndr) e persino nuove date di scadenza per le prossime
privatizzazioni dei servizi pubblici locali”, continua la missiva,
spiegando quanto le nuove norme non rendano giustizia alla scelta di 28
milioni di elettori che nel
referendum popolare dello scorso giugno avevano bloccato, nel primo
quesito, la messa in atto dello stesso Decreto. “Hanno semplicemente
riproposto un ‘copia e incolla’ dello stesso decreto, c’è quasi da non
crederci, e di certo non è un atto molto furbo da parte loro” -
spiega a Vita.it
Paolo Carsetti, coordinatore del Forum. “Appena presentata la manovra,
da più parti ci sono arrivate segnalazioni dell’arrivo della norma in
questione, del resto ci aspettavamo un tentativo del genere” - rimarca
Carsetti. “Di fatto il voto referendario invalidava qualsiasi
privatizzazione dei servizi pubblici locali, non solo l’acqua. Per questo
l’articolo in questione è sicuramente anticostituzionale e, se l’iter
legislativo dovesse andare in porto, ci muoveremo facendo ricorso nelle
sedi appropriate”.
La lettera aperta sottolinea anche il fatto che “nell'articolo 5 si arrivi
a dare un premio in denaro agli Enti locali pur di convincerli a lasciare
al mercato delle privatizzazioni i propri servizi essenziali per le comunità:
un premio che dovrebbe servire per fantomatici investimenti infrastrutturali
quando invece ai Comuni vengono sottratti trasferimenti essenziali per le loro
funzioni”. Il Forum, di fronte a tale “mancanza di rispetto della volontà
popolare”, è pronto di nuovo a levare gli scudi, a soli due mesi e mezzo dalla
vittoria referendaria: “Ci muoveremo con una nuova campagna di predicazione
diffusa, Comune per Comune, attraverso tutte le associazioni llocali aderenti
alla campagna” - annuncia Emilio Molinari, che oltre a essere
integrante del Forum è presidente del Contratto mondiale per l’acqua. “Non ci
stiamo al fatto che tutto il Parlamento, nessun partito escluso, approvi la
manovra senza entrare nel merito della questione” - spiega Molinari. Per
questo l’appello è in primis al presidente Napolitano “perché è l’ultimo
baluardo della Costituzione. Ma purtroppo è colui che si è anche fatto garante
dell’Unità nazionale nel promuovere la manovra, seguito a ruota da tutte le
parti sociali, sindacati compresi”- conclude Molinari.
Alle
critiche sulla manovra espresse dalla Campagna Sbilanciamoci già nei
giorni scorsi, si è aggiunta ieri anche la voce della Federazione Italiana
per il Superamento dell’Handicap (FISH)
che in una
nota alla stampa denuncia la "pressochè totale la disattenzione
verso le politiche di sviluppo e le politiche di sostegno alle famiglie
e alle fasce più a rischio di esclusione sociale". "Sembra vi sia più
interesse a salvaguardare i grandi patrimoni, i redditi e le pensioni elevati
che a garantire ammortizzatori sociali per chi la crisi la sente già in modo
assai grave" - afferma l'associazione a cui aderiscono alcune tra le più
rappresentative associazioni impegnate, a livello nazionale e locale, in
politiche mirate all’inclusione sociale delle persone con differenti
disabilità.
"La spesa sociale - prosegue la nota - addirittura appare come un
bacino da cui attingere per sanare il disavanzo. I tagli agli Enti locali
avranno quell’effetto, un effetto aggiuntivo a quello già prodotto dalle
analoghe e pesanti decurtazioni approvate nelle ultime leggi di stabilità.
Non c’è nessuna traccia nelle proposte di modifica alla Manovra – la
seconda in un mese – di misure per reperire e garantire fondi per i non
autosufficienti, per le famiglie, per i nuclei a rischio di povertà, per
l’inclusione sociale".
La FISH sottolinea inoltre come "intanto si prepara, per completare la
manovra di luglio, una riforma assistenziale perfettamente in linea con un
pensiero prevalente: la spesa sociale è improduttiva, come sono un
gravame – secondo alcuni – le persone con disabilità e le provvidenze loro
corrisposte. Una spesa che va tagliata, e le cui competenze vanno affidate
alla carità e alla filantropia. Nessun intento di miglioramento
qualitativo delle prestazioni, ma solo la volontà di “salvaguardare i saldi”:
4 miliardi nel 2012 e 20 nel 2013 sono da prendere da questo comparto". La
FISH ritiene, sulla base di ben altri motivi e necessità, che la riforma
dell’assistenza sia necessaria e urgente, ma che vada affrontata in
una logica molto diversa e soprattutto con la priorità dei diritti
dei cittadini e della qualità dei servizi e
ha presentato una propria "contromanovra" al riguardo (in
.pdf).
La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, con estrema
fermezza, denuncia perciò "la disattenzione generale verso le politiche
sociali" e "si pone poi in allarme per l’imminenza della discussione della
delega al Governo per la riforma assistenziale di cui esiste già il
progetto di legge depositato alla Camera" e ha deliberato una mobilitazione
nazionale. "Stiamo individuando le date e i modi per renderla più
efficace" - afferma Pietro Barbieri, Presidente della FISH. "Nel frattempo non
abbandoniamo il dialogo e il confronto". La mobilitazione territoriale
inizierà il 31 agosto con una manifestazione a Pescara, con
l’eloquente slogan “Attenti a metterci con le spalle al muro!” con cui
le associazioni abruzzesi chiederanno il confronto con gli amministratori
regionali, i parlamentari e il prefetto. [GB]