In primavera andremo a votare per il referendum sull’acqua, sarà un
momento importante, fondamentale, una lotta finale tra chi crede
che anche questo bene pubblico per eccellenza vada privatizzato e lo si
possa trasformare in profitto e chi, al contrario, vuole che resti di tutti,
che non venga sperperato e che non si aumenti il prezzo per usufruirne.
Nella vittoria finale tra queste due visioni ognuno di noi svolgerà un
ruolo determinante. Dalla loro parte c’è il potere economico,
dell’informazione e purtroppo anche di una buona parte della politica
partitica; dalla nostra c’è la passione, la sete di giustizia e la
consapevolezza che il vero cambiamento possa avvenire solo dal basso,
attraverso la partecipazione attiva di tutti.
Abbiamo raccolto 1 milione e 400 mila firme, un successo straordinario,
inaspettato. Ma questo dato anche se fa ben sperare è solo l’inizio, ora
l’obiettivo è trasformare questa cifra da 1 milione e 400 mila a 25 milioni.
Non sarà facile, sono anni che nel nostro Paese non si raggiunge il quorum e
la disinformazione sarà enorme. Forse più che la disinformazione ancora più
forte sarà il silenzio di coloro che mirano a non far raggiungere il quorum.
Ma quello sarà il momento di far sentire con forza la nostra voce!
Per raggiungere quella cifra, per far trasformare quel seme in pianta in
grado di fare frutti occorre che ognuno di coloro che ha firmato per la
richiesta di referendum convinca 25 persone ad andare a votare per i due
quesiti. Allora il mio invito è che ognuno di noi crei una propria lista
personale. Una “lista per l’acqua”, una “water list”. Può
essere un foglio elettronico Excel o anche un foglio di carta attaccato al
frigorifero, ma ognuno di noi deve avere il proprio. E su questa lista deve
scrivere i nomi delle persone sicure che ha convinto ad andare a votare. Il
vicino di casa, il parente, il collega di lavoro, la mamma dell’amichetto di
nostro figlio che aspetta fuori la scuola l’orario d’uscita, il prete della
propria parrocchia.
La chiesa deve far sentire la sua voce, per un cristiano l’acqua, oltre
ad essere indispensabile per la sopravvivenza fisica, è anche, attraverso il
battesimo, simbolo della propria nascita spirituale. L’acqua è il dono più
importante che abbiamo ricevuto, ed è un obbligo morale difenderla da
questa bestia bramosa che tutto fagocita.
Occorre far comprendere la fondamentale importanza di andare a votare e
far andare a votare. Tanta parte della popolazione non aspetta altro che
sentirsi partecipe, il vero successo sarà anche quello di far prevalere la
volontà costituzionale di una cittadinanza attiva e non passiva.
Solo in questo modo tra qualche mese potremo festeggiare la vittoria.
Ovviamente brindando con un bel bicchiere d’acqua pubblica!
Forza!
Una lista per l' acqua su Facebook
22/12/2009 Archivio Movimento a cinque stelle
Archivio Acqua
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