Appello per la manifestazione
Per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la tutela di beni comuni, biodiversità
e clima, per la democrazia partecipativa
Insieme, donne e uomini
appartenenti a comitati territoriali e associazioni, forze culturali e
religiose, sindacali e politiche, abbiamo contrastato i processi di
privatizzazione del servizio idrico portati avanti in questi anni dalle
politiche governative e in tutti i territori.
Insieme abbiamo costituito il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e
raccolto più di 400.000 firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa
popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell’acqua.
Mentre la nostra proposta di
legge d’iniziativa popolare giace nei cassetti delle commissioni parlamentari,
l’attuale Governo ha impresso un’ulteriore pesante accelerazione, approvando,
nonostante l’indignazione generale, leggi che consegnano l’acqua ai privati e
alle multinazionali (art. 23bis, integrato dall’ art. 15-decreto Ronchi).
Non abbiamo
alcuna intenzione di permetterglielo.
La nostra esperienza collettiva,
plurale e partecipativa è il segno più evidente di una realtà vasta e diffusa,
di un movimento vero e radicato nei territori, che ha costruito consapevolezza
collettiva e capacità di mobilitazione, sensibilizzazione sociale e proposte
alternative.
Chiamiamo
tutte e tutti ad una manifestazione nazionale a Roma sabato 20 marzo, per
bloccare le politiche di privatizzazione della gestoione dell’acqua, per
riaffermarne il valore di bene comune e diritto umano universale, per
rivendicarne una gestione pubblica e partecipativa, per chiedere l’approvazione
della nostra legge d’iniziativa popolare, per dire tutte e tutti assieme
“L’acqua fuori dal mercato!”.
Nella nostra esperienza di
movimenti per l’acqua, ci siamo sempre mossi con la consapevolezza che quanto si
vuole imporre sull’acqua e in ciascun territorio è solo un tassello di un quadro
molto più ampio che riguarda tutti i beni comuni, attraversa l’intero pianeta e
vuol mettere sul mercato la vita delle persone.
La perdurante crisi economica,
occupazionale, ambientale, alimentare e di democrazia, è la testimonianza
dell’insostenibilità dell’attuale modello di produzione, consumi e vita.
Il recente fallimento del summit ONU di Copenaghen è solo l’ultimo esempio
dell’inadeguatezza delle politiche liberiste e mercantili, incapaci di
rispondere ai diritti e ai bisogni dell’umanità.
Se il mercato ha prodotto
l’esasperazione delle diseguaglianze sociali, la cronicità della devastazione
ambientale e climatica, la drammaticità di grandi migrazioni di massa, non può
essere lo stesso mercato a porvi rimedio.
Analogamente alle battaglie
sull’acqua, in questi anni e in moltissimi territori, sono nate decine di altre
resistenze in difesa dei beni comuni.
Significative mobilitazioni
popolari, capaci di proposte alternative nel segno della democrazia condivisa,
stanno tenacemente contrastando la politica delle “grandi opere” devastatrici
dei territori, una gestione dei rifiuti legata al business dell’incenerimento,
un modello energetico dissipatorio e autoritario, basato su impianti nocivi ed
ora anche sul nucleare.
Rappresentano esperienze,
culture e storie anche molto diverse fra loro, ma ugualmente accomunate dalla
voglia di trasformare questo insostenibile modello sociale, difendendo i beni
comuni contro la mercificazione, il lavoro contro la sua riduzione a costo, la
salute contro tutte le nocività, i territori contro le devastazioni ambientali.
Chiamiamo
tutte queste realtà a costruire assieme la manifestazione nazionale di sabato 20
marzo.
Ciascuna con la propria
esperienza e specificità, ciascuna con la propria ricchezza e capacità.
Pensiamo
che la manifestazione, oltre ad essere un importante ed unificante momento di
lotta, ponga con intelligenza e determinazione la questione della democrazia
partecipativa, ovvero l’inalienabile diritto di tutte/i a decidere e a
partecipare alla gestione dell’acqua e dei beni comuni, del territorio e
dell’energia, della salute e del benessere sociale.
Consapevoli delle nostre
differenze, accomunati dal medesimo desiderio di un altro mondo possibile.
FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
Scarica l' Appello per la Manifestazione
http://www.acquabenecomune.org
18/03/2010 Roma, sabato 20 in piazza per l’acqua pubblica (http://toscana.indymedia.org)
Sabato prossimo Roma ospiterà una grande manifestazione nazionale contro
la privatizzazione dell’acqua

È una battaglia popolare, nata e gestita dal basso, che
supera i confini nazionali e lega l’Europa all’America Latina e al resto del
mondo. Associazioni, comitati, sindacati, amministrazioni locali che si sono
opposte a progetti scellerati saranno in piazza, a due giorni da quella
Giornata Mondiale dell’Acqua istituita dalle Nazioni Unite nell’ormai lontano
1992.
Crediamo fermamente che questo debba essere un tema centrale dell’agenda
politica sia nazionale quanto internazionale, in un contesto mondiale in cui
circa un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile. L’acqua è un
elemento vitale che diventerà sempre più scarso con il passare degli anni. E
la minaccia della privatizzazione di essa, dalla quale l’Italia è ben lontana
dall’essere al riparo, è esemplare delle tendenze del sistema economico
neoliberista, che mira a mercificare perfino beni tanto eminentemente
pubblici.
Padre Alex Zanotelli, tra i tanti, non perde occasione di ricordarci come la
battaglia per l’acqua pubblica debba essere al cuore del nuovo millennio. Ecco
cosa ci ha detto qualche tempo fa al Tuffatore, la trasmissione radiofonica
settimanale curata da Linkontro.info (Radio Popolare Roma): “è l’acqua oggi
l’elemento fondamentale.
Non è più il petrolio, che tra una ventina d’anni tra l’altro sarà
praticamente finito. L’acqua è l’elemento discriminante: senza petrolio si
vive, senz’acqua no. E un elemento così prezioso andrà a mano a mano
diminuendo con il surriscaldamento del nostro pianeta. Gli scienziati ci
dicono che la temperatura crescerà minimo di due centigradi, laddove ne basta
uno e mezzo per sciogliere qualsiasi cosa, dal Polo Nord al Polo Sud, dai
ghiaccia ai nevai.
Ci troveremo presto davanti a una crisi idrica paurosa. Ecco perché le
multinazionali vogliono mettere le mani sull’acqua, per vendercela a litro un
domani come oggi ci vendono il petrolio. E noi saremo costretti a comprarla. E
allora dobbiamo gridare forte il nostro no! Noi diciamo che aria e acqua sono
diritti umani fondamentali, che l’acqua deve essere gestita dalle comunità
locali con totale capitale pubblico, senza neanche l’un per cento di privato.
Il privato vuole guadagnare e sull’acqua non si guadagna. La gestione deve
essere totalmente pubblica, al minor costo possibile per l’utente e, cosa
fondamentale, senza di mezzo società per azioni.
La Spa è mercato, è finanza. Dobbiamo trovare formule anche nuove per far sì
che il controllo dell’acqua venga mantenuto dal pubblico. Un pubblico
concreto, locale, che ne possa conoscere esattamente i costi essenziali. È
importantissimo che le persone prendano coscienza di ciò. È una lotta
fondamentale. Altrimenti chi ne pagherà le spese saranno le classi deboli di
questo paese. E se ciò vale per le classi deboli in Europa, vale ancora di più
per i poveri del mondo”.
La manifestazione di sabato è stata convocata varie settimane fa. Pur
essendone ben coscienti, le forze di centrodestra ne hanno organizzata
un’altra. Sempre a Roma, sempre sabato. Alemanno, che pur aveva preso
provvedimenti severi per regolamentare le manifestazioni, permette questa
provocazione. Lasciamoli giocare. La nostra lotta è una cosa troppo seria.
15/03/2010 Vogliono darcela a bere. A caro prezzo (http://roma.indymedia.org/node)
Sabato
20 marzo, alle 14 in piazza della Repubblica [streaming],
è stata indetta a Roma una manifestazione nazionale in difesa del diritto
all'acqua come bene pubblico, per bloccare le politiche di privatizzazione
dell’acqua, per riaffermarne il suo valore di bene comune e diritto umano
universale, per rivendicarne una gestione pubblica e partecipativa, per
chiedere l’approvazione della legge d’iniziativa popolare presentata da
400.000 cittadini, per dire tutte e tutti assieme “L’acqua fuori dal
mercato!Fuori i profitti dall’acqua!”.Infatti, lo scorso 19 Novembre la
Camera dei Deputati ha convertito in Legge il
DL 135/09 all’interno del quale L’art. 15 - che ha modificato il
precedente art. 23 bis - muovendo passi ancor più decisi verso la
privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici,
trasporti e gestione dei rifiuti inclusi. Approvando il cosiddetto Decreto
Ronchi, nonostante l’indignazione generale, il Governo ha consegnato di
fatto l’acqua ai privati e alle multinazionali!
Privatizzare l´acqua significa regalarla a multinazionali come Veolia,
Suez [1;
2], Bechtel, e allo stesso Caltagirone, che a Roma e non solo,
rappresenta enormi interessi economici nel mattone e nella carta stampata
e che da anni i movimenti cercano di contrastare. Privati che aumenteranno
i costi delle bollette, peggioreranno il servizio, licenzieranno
personale, negheranno l’accesso all’acqua e chi non potrà pagare,
come sta puntualmente avvenendo in ogni comune e in ogni paese in giro
per il mondo dove l´acqua viene gestita dai privati, tanto che città come
Parigi sono arrivate a tornare all'acqua pubblica.
Quanto si vuole imporre sull’acqua e in ciascun territorio è solo un
tassello di un quadro molto più ampio che riguarda tutti i beni comuni,
attraversa
l’intero pianeta e vuol mettere sul mercato la vita stessa delle
persone.
Analogamente alle battaglie sull’acqua, in questi anni e in moltissimi
territori, sono nate decine di altre resistenze in difesa dei beni comuni.
Significative
mobilitazioni popolari, capaci di proposte alternative nel segno della
democrazia condivisa, stanno tenacemente contrastando la politica delle
“grandi opere” devastatrici dei territori, una gestione dei rifiuti legata
al business dell’incenerimento, un modello energetico
dissipatorio e autoritario, basato su impianti nocivi ed ora anche sul
nucleare.
Per questo sono
tantissime le realtà che hanno aderito a questa manifestazione e che
saranno presenti il 20 marzo a Roma, ciascuna con la propria esperienza e
specificità, ciascuna con la propria ricchezza e capacità.
Di questo passo ci toglieranno tutto. Non possiamo permetterglielo!
LINK:
Comunicato
Manifesti e volantini
18/03/2010 Diretta audio dal corteo (http://roma.indymedia.org/node)
Marzo 2010 Manifestazione nazionale a Romain diretta web su radiosonar.net
- fusoradio.net - radiossina.info e radiokairos.it
in DIRETTA FM SU BOLOGNA sulla FREQUENZA 105.85 DI RADIO KAIROS
dalle 14.00 in poi, a palinsesti unificati.
per seguire la diretta dal web:
_
http://www.radiosonar.net
_
http://www.radiokairos.it e 105.85 fm su bologna
_
http://www.radiossina.info
_
http://www.fusoradio.net
http://toscana.indymedia.org
19/03/2010 Acqua: Verdi: domani in piazza per dire no alla privatizzazione (http://www.verdi.it)

ROMA DOMANI SABATO 20 MARZO ORE 14.00
DOMANI PARTENZA DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA
ARRIVO PIAZZA NAVONA
Domani i Verdi saranno in Piazza contro la privatizzazione dell'acqua per
il corteo organizzato dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua Che
partirà domani da Piazza della Repubblica a Roma alle 14.00 e arriverà a
Piazza Navona. Al corteo sarà presente il Presidente nazionale dei verdi
Angelo Bonelli.
"Il Governo sta svendendo l'Italia e attraverso la privatizzazione
dell'acqua si arriverà all'aumento del 100% delle tariffe come è già
accaduto con la privatizzazione di Acqua Latina - ha dichiarato il
presidente dei verdi Angelo Bonelli -. L'acqua è un bene di tutti che non
può essere sottoposta alle regole del profitto ma che anzi va tutelata e
risparmiata perchè la sua disponibilità non è infinita"
"La legge del governo Berlusconi che la privatizza è una legge indecente
che va cancellata con un referendum a cui noi Verdi daremo il nostro
contributo. Quello attuale è un governo che vuole privatizzare tutto per
fare cassa e favorire le lobby economiche - conclude Bonelli -. Viene da
chiedersi: quando privatizzeranno anche l'aria?"
http://www.verdi.it
19/03/2010 Giornata Mondiale dell'Acqua il 22 marzo (VC, http://www.helpconsumatori.it)Archivio Acqua
http://www.verdi.it
Lunedì 22 marzo si celebra in tutto il mondo la
Giornata Mondiale dell'Acqua, ricorrenza indetta dalle Nazioni
Unite dal 1993. Il focus della giornata del 2010 è "acqua pulita per un
mondo sano": ma perchè? Ogni anno vengono prodotti globalmente 1.500
chilometri cubi di acque reflue, che potrebbero essere riutilizzati per
l'irrigazione dei campi o per la produzione di energia, ma di norma non è
così. Nei Paesi in via di sviluppo, infatti, l'80% delle acque reflue viene
scaricato senza ulteriori trattamenti, a causa della mancanza di
regolamentazione e di risorse. Questa è solo una delle problematiche legate
all'acqua, bene primario per l'esistenza dell'uomo ma troppo spesso
maltrattato. Proprio per sviluppare coscienza sull'importanza di questo
bene, garantirne il libero uso a tutti i cittadini del mondo e rispettarlo
attraverso un uso sostenibile per l'ambiente, il 22 marzo, in tutto il
mondo, vengono organizzati eventi, convegni e conferenze.
LifeGate, per celebrare questa ricorrenza e contribuire a creare in
Italia un dibatto sull'argomento, dedica uno speciale al tema
dell'acqua su
Lifegate.it, ricco di articoli di approfondimento e importanti spunti di
riflessioni. Lo speciale spiega ai lettori cos'è e quale è il
significato di questa ricorrenza, proponendo spunti di riflessione
condivisi con autorevoli voci, a partire dall'intervento di Erri De Luca,
scrittore, poeta e traduttore, che afferma: "privatizzare l'acqua sarebbe
come privatizzare le nuvole".
Archivio Acqua
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