Contengono una sostanza, il Bpa, che potrebbe aumentare il rischio di tumori
e causare problemi neurologici
MILANO - In America è ancora allarme sulla sicurezza delle bottiglie di
plastica, che contengono una sostanza chimica, il bisfenolo A (Bpa), forse
nociva: potrebbe infatti accelerare la pubertà, aumentare il rischio di tumori a
seno e prostata, dare problemi neurologici.
Bottiglie di plastica (Ap)
Basato su risultati preliminari ottenuti nell'ambito del National Toxicology
Program (NTP), istituito dai National Institutes of Health statunitensi, il
timore per la salute legato all'esposizione al Bpa è stato sollevato da John
Dingell, Democratico del Michigan e portavoce della House of Representatives
Energy and Commerce Committee. Dingell ha chiesto alla Food and Drug
Administration di riconsiderare la propria posizione sul Bpa sulla base dei
risultati dell'NTP.
PERICOLI - Il bisfenolo A, sostanza organica utilizzata nel packaging alimentare
(bottiglie, contenitori e rivestimenti interni di lattine), non è nuovo, per la
verità ad allarmi per possibili rischi per la salute umana legati
all'eventualità che il Bpa migri dagli imballaggi ai cibi. Per questo motivo le
autorità regolatorie fissano i limiti di sicurezza per questa e altre sostanze.
Secondo l'autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), questo limite è
di 5 microgrammi al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo. In basse agli
ultimi studi del National Toxicology Program su roditori sarebbero molti gli
effetti nocivi del Bpa. «Sulla base dei suoi effetti sulle ghiandole prostatica
e mammarie - si legge nel responso - non si può escludere la possibilità che il
Bpa sia nocivo soprattutto nell'età dello sviluppo; servirebbero ulteriori
indagini». E intanto in Canada, il Ministro della Salute potrebbe essere il
primo a dichiarare pericoloso il Bpa e a decidere sul suo utilizzo. E due
importanti catene della grande distribuzione canadese hanno già deciso di
ritirare dal commercio le bottiglie e i prodotti che contengono il bisfenolo A.
LA PRECISAZIONE - Le autorità italiane però smorzano i toni dell'allarme.
L'esposizione al Bpa è infatti oggi sotto i limiti considerati di
«tollerabilità» dalle autorità europee, sulla base delle conoscenze scientifiche
disponibili. La precisazione arriva dall'esperta dell'Istituto superiore di
sanità (Iss) Maria Rosaria Milana. Il punto, osserva l'esperto chimico, è che
«non è dimostrato che tali effetti nocivi sulla salute possano verificarsi anche
a basse dosi di esposizione». Attualmente, vari studi sono in corso per
verificare le esposizioni al Bpa. Ad ogni modo, rassicura Milana, «le autorità
europee hanno fissato dei limiti «soglia» di sicurezza e le quantità di Bpa che
eventualmente potrebbero «migrare» dall'imballaggio al prodotto alimentare sono,
comunque, ben al di sotto di tali limiti ritenuti tollerabili per l'organismo
umano». E questo vale anche per i biberon in plastica. «Oggi, quindi - conclude
la specialista dell'Iss - precisi limiti di sicurezza sono previsti, ma è chiaro
che, a fronte di nuovi ed eventuali dati scientifici validi circa gli effetti
del Bpa, questi limiti andrebbero rivalutati».
16 aprile 2008 corriere.it
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