Foreste Casentinesi
Otto foreste italiane su dieci
sono a rischio siccità. Mentre il 31% dei boschi già subisce l'aumento
delle temperature. I nostri polmoni verdi analizzti da una ricerca di
tutti i dipartimenti botanici delle università italiane/
La mappa del rischioCi sono anche le foreste italiane nel
mirino dei mutamenti climatici. Otto su dieci risultano a rischio
siccità, perché interessate dalla diminuzione delle precipitazioni piovose e
nevose. Mentre poco meno di un terzo dei boschi (31%) è già colpito
dall'aumento delle temperature, che registra nel nostro Paese un andamento a
"macchia di leopardo" con grandi differenze tra zone distanti anche pochi
chilometri. Questo il quadro dei nostri polmoni verdi sottoposti allo stress
dovuto all'emergenza clima sulla base di una ricerca effettuata da tutti i
dipartimenti botanici delle università italiane e presentata ieri al
seminario "Le foreste d'Italia", organizzato dal ministero dell'Ambiente
come seguito della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici e prima
tappa in vista della Conferenza nazionale sulla biodiversità, fissata per
ottobre 2008.
In Italia, ha ricordato il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro
Scanio, «"nella Finanziaria sono stati stanziati 150 milioni di euro» per
nuovi polmoni verdi anche in città, in un progetto che prevede di piantare
«36 milioni di alberi nei prossimi tre anni». In concomitanza con il vertice
di Bali sul clima, Pecoraro ha rilanciato l'importanza della riforestazione,
come spugne di gas serra. Ma quali sono oggi i punti critici nel panorama
delle foreste italiane? Dai dati provenienti da 400 stazioni
termopluviometriche distribuite su tutto il territorio nazionale emerge una
lista di 23 foreste italiane minacciate in primo luogo da siccità, caldo e
azione combinata di questi due elementi.
Tra le maggiori emergenze climatiche quella che colpisce i boschi di
peccio (abete rosso) del Lago Gabiet, in Val d'Aosta, dove in 20 anni la
media delle precipitazioni è passata da 2.800 millimetri di pioggia l'anno a
1.000; o le faggete di Boscolungo, in Toscana, dove mancano all'appello
1.700 millimetri di pioggia l'anno (da 4.000 a 2.300 millimetri); sempre le
faggete di Pescasseroli, in Abruzzo, dove si registra un saldo negativo di
900 millimetri di pioggia l'anno. Va comunque considerato che «il
cambiamento climatico, nel nostro paese, non è uguale dovunque – ha spiegato
Carlo Blasi, del Centro interuniversitario biodiversità – la maggiore
riduzione di precipitazioni viene registrata sull'arco alpino, nella bassa
pianura padana e nelle isole maggiori (Sicilia e Sardegna), mentre il più
forte aumento di temperature avviene in Toscana, Umbria, Abruzzo, Sicilia,
Sardegna e Puglia. Le regioni sottoposte al maggior processo di inaridimento
dei suoli sono Marche, Molise, Campania, Basilicata, Caloria, Sicilia e
Sardegna».
In generale, secondo lo studio i boschi che stanno maggiormente
subendo le conseguenze della diminuzione di precipitazioni nell'arco alpino
sono le peccete (abete rosso) e i querceti di rovere e farnia. Scendendo più
giù lungo la penisola, invece, le foreste soffrono del maggiore
inaridimento, ossia della pressione congiunta di siccità e caldo: è il caso
specifico delle faggete e dei querceti di roverella e cerro. Nell'Italia
meridionale, specialmente in Puglia, Calabria e Basilicata, il maggior
elemento di rischio per lo sviluppo dei boschi è costituito
dall'innalzamento delle temperature che minaccia la virgiliana, la vallonea
e il fragno, tutti appartenenti al genere delle querce. Mentre nelle isole,
a rientrare nelle aree a maggior cambiamento climatico sono le sughere e la
macchia mediterranea in Sicilia e i boschi di leccio in Sardegna.
18/12/2007 Bollicine dalla fontana Un erogatore pubblico da cui sgorga acqua frizzante. Per incentivare il consumo d'acqua potabile e ridurre le bottiglie di plastica. L'idea di Francesco Comotto, sindaco di Settimo Rottaro (Torino)...
05/12/2007 Foreste stressate Otto foreste italiane su dieci sono a rischio siccità. Mentre il 31% dei boschi già subisce l'aumento delle temperature. I nostri polmoni verdi analizzti da una ricerca di tutti i dipartimenti botanici delle università italiane/La mappa del rischio...
05/10/2007 Milioni di alberi contro la CO2 Secondo uno scienziato del governo australiano, due terzi dei gas serra prodotti nel paese potrebbero essere neutralizzati piantando milioni di alberi e arbusti nativi...
04/10/2007 La calda estate del Polo Nord Lo scorso luglio al Circolo Polare Artico si sono registrati picchi di 22 gradi, contro una media stagionale di 5. I ricercatori: «Il paesaggio mutava sotto i nostri occhi» ...
http://www.lanuovaecologia.it
Archivio Acqua
|