E' stata celebrata oggi la Giornata mondiale dell'acqua: oltre un
miliardo di persone al mondo non ha accesso all'acqua pulita e due
miliardi e mezzo vive in aree prive di servizi igienico-sanitari. Numerose
le iniziative di istituzioni e associazioni.
"Fronteggiare la scarsità d'acqua": è
questo il tema scelto per la Giornata mondiale dell'Acqua celebrata oggi su
iniziativa dell'Onu. Un'occasione per sottolineare la crescente rilevanza
mondiale della scarsità d'acqua e la necessità di integrazione e
cooperazione, sia locale sia internazionale, per assicurare una gestione
sostenibile, efficiente ed equa delle risorse idriche. Che non sono affatto
distribuite in modo uniforme sul pianeta: oltre un miliardo di persone al
mondo si trova senza accesso a fonti di acqua pulita e due miliardi e mezzo
vive in aree prive di servizi igienico-sanitari. Tutto questo mentre in
molti paesi industrializzati si assiste invece a un vero spreco delle
risorse idriche. La Giornata è stata scandita da numerose
iniziative tese a sensibilizzare l'opinione pubblica. Si è
mobilitato il mondo scientifico e politico. Rita Levi Montalcini e Mikhail
Gorbaciov per Green Cross hanno confermato quanto sia essenziale agire ora e
come non esistano ostacoli tecnologici o finanziari alla soluzione del
problema ma solo la mancanza di volontà politica. Ancora oggi, nonostante
gli impegni ribaditi in numerose conferenze internazionali dai
rappresentanti di Stati e Governi, sono oltre 1,2 miliardi le persone che
non hanno accesso all'acqua potabile e sicura e quasi 2,5 miliardi le
persone che non hanno accesso a servizi igienico-sanitari. Queste condizioni
causano decine di milioni di vittime, squilibri inaccettabili e insicurezza
globale.
CONSUMO RESPONSABILE. Il consumo responsabile dell'acqua
è una delle parole chiave promosse in occasione della Giornata da
Legambiente e MDC Lombardia, che hanno invitato i cittadini lombardi ad un
consumo idrico responsabile e informato e hanno esortato i gestori degli
acquedotti a informare gli utenti delle caratteristiche dell'acqua erogata
che molto spesso, per qualità e proprietà nutrizionali, non ha nulla da
invidiare all'acqua in bottiglia. Le due associazioni sottolineano infatti
come, nonostante la diffusa sensibilizzazione al "problema acqua"
dell'opinione pubblica internazionale, in molti Paesi industrializzati si
assista ancora a uno spreco indiscriminato di questa preziosa risorsa. In
Italia, in particolare, reti di distribuzione spesso inadeguate o
insufficienti determinano una dispersione idrica che si attesta intorno al
40% (contro una media europea del 13%), e il fenomeno è associato spesso ad
un'errata gestione di alcuni acquedotti che causa in molte regioni del
meridione lunghi periodi di stress idrico. E con 185 litri pro-capite
l'anno, l'Italia si pone fra i maggiori consumatori di acqua in bottiglia.
Queste hanno ricadute ambientali considerevoli: sono quattro miliardi le
bottiglie di plastica che ogni anno finiscono in discarica, cui si aggiunge
l'impatto ambientale causato dal trasporto su gomma lungo la penisola. Da
qui l'esigenza di promuovere l'uso razionale della risorsa idrica:
"Spesso, infatti, il consumatore - commenta Lucia Moreschi,
responsabile di MDC Lombardia - pur così attento nelle proprie scelte
alimentari, non è in grado di valutare la differenza nutrizionale che
intercorre tra un'acqua minimamente, mediamente o fortemente mineralizzata;
come pure ignora che questo costoso vizietto incide sul bilancio familiare
annuo con una spesa di 300 euro, a fronte di un costo, dell'acqua potabile,
che si attesta intorno ad 1,60 per famiglia per anno". Cittadinanzattiva
propone invece un vademecum e un cruciverba per avvicinare giovani e meno
giovani all'uso responsabile e razionale delle risorse idriche: "Occorre
modificare i nostri comportamenti e ciò significa avviare percorsi di
comunicazione tali da sensibilizzare l'intera cittadinanza, avendo un occhio
di riguardo per le giovani generazioni. Ad oggi, a mancare non è solo
l'acqua ma anche un'adeguata informazione sugli usi responsabili per una
corretta azione, mai considerata in modo strategico in Italia - ha detto il
vicesegretario Giustino Trincia - Non convince il recente piano anti-siccità
del Governo che non sembra prevedere un piano organico capace di ripensare
completamente il servizio idrico ponendo al centro il punto di vista del
cittadino consumatore".
ACQUA PER LA VITA. Iniziative anche a Roma dove s'è
svolto il convegno "L'acqua per la vita" alla presenza di rappresentanti
istituzionali, universitari e politici: un excursus che ha ricordato i
problemi legati alla mancanza di accesso all'acqua potabile e ai servizi
idrici e sanitari fondamentali in numerose aree del mondo, le patologie
legate alla mancanza d'acqua o alla presenza di acque contaminate, la
necessità di un corretto smaltimento dei liquami - si calcola che il 40%
della popolazione mondiale non disponga di efficaci sistemi di smaltimento
dei liquami - come pure l'esigenza di instaurare una nuova cultura
dell'acqua. "Mancano sistemi sostenibili, compatibili ed equi per la
gestione dell'acqua a livello globale - ha commentato nel corso dei lavori
il professor Gaetano Maria Fara de "La Sapienza" - Occorre un sistema di
governance innovativo. Una nuova cultura dell'acqua". L'acqua è causa anche
di conflitti, ha ricordato il senatore Gianpaolo Silvestri, vice presidente
della Commissione di Igiene e Sanità del Senato: "L'acqua sta diventando una
delle fonti dei futuri possibili conflitti sul pianeta". Silvestri ha
criticato l'idea di "acqua come merce": "Concordo - ha detto - con chi
ritiene il diritto all'acqua un diritto inalienabile".
AGRICOLTURA. Una politica mirata e interventi concreti
per contrastare una possibile siccità estiva e una "cabina di regia presso
la Presidenza del Consiglio" per monitorare la situazione e anticipare le
crisi con interventi coordinati nella gestione delle risorse idriche: è
quanto sollecita la Cia - Confederazione italiana agricoltori. Alla "Cabina
di regia", secondo quanto richiesto dalla Cia, dovrebbero partecipare i
ministri delle Attività produttive Pierluigi Bersani, delle Politiche
agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro e dell'Ambiente Alfonso
Pecoraro Scanio, dei rappresentanti della Protezione Civile, delle Regioni,
delle Autorità di Bacino, delle organizzazioni agricole e dei Consorzi di
Bonifica. "La costituzione di questa struttura - afferma la Cia - è
fondamentale per avere continuamente sotto controllo la situazione e poter
operare con la massima tempestività per superare le difficoltà e i momenti
critici. Bisogna evitare che si ripeta la drammatica esperienza del 2003,
quando i danni alla produzione agricola superarono i 5 miliardi di euro". E'
necessario investire sul piano idrico nazionale e sostenere un nuovo modello
di sviluppo che abbia più rispetto per l'ambiente e il territorio: è quanto
afferma dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Rosario Lopa: "Bisogna capire che la vera ricchezza non è nei territori
urbani, ma in quelli non urbani, e che in questo contesto l'agricoltura
rappresenta la vera garanzia contro la desertificazione e lo spopolamento
del territorio e contro tutti gli squilibri che mettono a rischio la
sopravvivenza dell'ambiente naturale".
"Per poter tutelare efficacemente l'ecosistema è anche necessario
- ha detto - salvaguardare la risorsa-acqua che non può di certo
essere considerata inesauribile; e questo vale tanto più per un Paese come
l'Italia che non riesce a programmare la gestione delle sue pur rilevanti
risorse idriche (mediamente 700 mm all'anno con variazioni da 1500 nella
Alpi e 300 in Sicilia) mettendo in atto interventi strutturali per la
raccolta, distribuzione e il risparmio dell'acqua. Una necessità - ha
spiegato ancora Lopa - che continua ad essere aggravata dal problema
dell'invecchiamento delle infrastrutture; basti pensare che le perdite di
servizio di acquedotto raggiungono mediamente oltre il 40% anche a causa di
un'età media delle opere superiore ai 30 anni. Bisognerà realizzare progetti
peraltro immediatamente esecutivi, che consentiranno di incidere
positivamente anche sul tessuto sociale, dando importanti risposte anche sul
fronte occupazionale della nostro territorio".
Archivio Acqua
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