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14/01/2007  Bolivia, una storia di acque (Simone Baroncia,  http://www.korazym.org)

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Mentre in Italia è partita la raccolta delle firme per mantenere l’acqua come bene pubblico, nel mondo gli Stati stanno lottando per garantire l’acqua a tutti. Infatti il governo della Bolivia ha raggiunto un'intesa con la multinazionale francese Suez per rescindere il contratto in base al quale l'impresa, attraverso la sussidiaria locale Aguas del Illimani, gestiva i servizi dell'acqua nella capitale e nella vicina città di El Alto. Secondo informazioni ufficiali, lo Stato si farà carico di un debito pendente dell'impresa per 15,1 milioni di dollari e verserà a Suez un indennizzo per altri 5,5 milioni di dollari. Il Ministro per i servizi dell'acqua, Abel Mamani, ha anche annunciato la creazione di Epas, un'impresa statale che sostituirà Aguas del Illimani.

L'intesa con Suez-Lyonnaise è stata criticata da esponenti delle organizzazioni sociali più radicali che avevano promosso alcuni scioperi. Questi, chiedevano che la multinazionale venisse cacciata senza indennizzi. Mentre in Francia il gigante francese Véoila è stato condannato dalla Corte d'Appello di Reims per aver distribuito un'acqua non conforme alle leggi francesi relative ai pesticidi e ai nitrati. La corporation è stata sconfitta da una lotta di 6 anni portata avanti da 81 consumatori che hanno fondato l'AVIEP, Association de Vigilance pour la Préservation de l'Eau potable. Véolia dovrà così rimborsare la metà dell'importo delle bollette d'acqua dei ricorrenti per un periodo di 5 anni e la spesa in bottiglie d'acqua minerali che essi hanno dovuto acquistare nello stesso periodo.

"Abbiamo subito molte pressioni - racconta la presidente del comitato Nadine Cortial nella lettera con la quale da’ notizia della vittoria - e incontrato molti ostacoli prima di raggiungere il riconoscimento pieno della responsabilità di Véolia. La nostra soddisfazione è grande e ci conforta nell'idea che le iniziative di singoli cittadini possono avere successo".

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