Mentre in Italia è
partita la raccolta delle firme per mantenere l’acqua come bene
pubblico, nel mondo gli Stati stanno lottando per garantire l’acqua a
tutti. Infatti il governo della Bolivia ha raggiunto un'intesa con la
multinazionale francese Suez per rescindere il contratto in base al
quale l'impresa, attraverso la sussidiaria locale Aguas del Illimani,
gestiva i servizi dell'acqua nella capitale e nella vicina città di El
Alto. Secondo informazioni ufficiali, lo Stato si farà carico di un
debito pendente dell'impresa per 15,1 milioni di dollari e verserà a
Suez un indennizzo per altri 5,5 milioni di dollari. Il Ministro per i
servizi dell'acqua, Abel Mamani, ha anche annunciato la creazione di
Epas, un'impresa statale che sostituirà Aguas del Illimani.
L'intesa con Suez-Lyonnaise è stata criticata da esponenti delle
organizzazioni sociali più radicali che avevano promosso alcuni
scioperi. Questi, chiedevano che la multinazionale venisse cacciata
senza indennizzi. Mentre in Francia il gigante francese Véoila è stato
condannato dalla Corte d'Appello di Reims per aver distribuito un'acqua
non conforme alle leggi francesi relative ai pesticidi e ai nitrati. La
corporation è stata sconfitta da una lotta di 6 anni portata avanti da
81 consumatori che hanno fondato l'AVIEP, Association de Vigilance pour
la Préservation de l'Eau potable. Véolia dovrà così rimborsare la metà
dell'importo delle bollette d'acqua dei ricorrenti per un periodo di 5
anni e la spesa in bottiglie d'acqua minerali che essi hanno dovuto
acquistare nello stesso periodo.
"Abbiamo subito molte pressioni - racconta la presidente del comitato
Nadine Cortial nella lettera con la quale da’ notizia della vittoria - e
incontrato molti ostacoli prima di raggiungere il riconoscimento pieno
della responsabilità di Véolia. La nostra soddisfazione è grande e ci
conforta nell'idea che le iniziative di singoli cittadini possono avere
successo".
Archivio Acqua
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