Nello scrivere questo lavoro, chiedo un’indagine seria sull’ipotesi che il
WTC 7 e le Torri Gemelle furono abbattuti non tanto per i danni e gli
incendi, ma tramite l’uso di esplosivi precedentemente posizionati. Prendo
in considerazione i rapporti ufficiali di FEMA, NIST e Commissione 11
Settembre secondo i quali i danni degli incendi più il danno in sé causarono
il crollo completo di tutti e tre gli edifici. E porto le prove per la
teoria della demolizione con esplosivi, che è suggerita dai dati
disponibili, verificabile e confutabile e che ancora non è stata presa in
seria considerazione in nessuno degli studi finanziati dal governo USA.
Iniziamo dal fatto che, alla base di tutte e tre le costruzioni, sotto i
detriti, si ritrovarono grandi quantità di metallo fuso. Un
videoclip ci fornisce la testimonianza visiva del metallo al suolo. La
fotografia (clicca sulla foto per ingrandire) mostra la rimozione di parte
del metallo rovente dalle rovine della Torre Nord circa otto settimane dopo
l’11 settembre. Nota il colore della parte inferiore del metallo estratto –
questo ci dice molto della temperatura del metallo e ci offre importanti
indicazioni riguardo la sua composizione, come vedremo.
Adesso vi invito a considerare il collasso del palazzo di 47 piani, il WTC
7, che non fu colpito da un aereo, come base per una ulteriore discussione.
Questo è l’edificio prima e come si presentava l’11 settembre:
WTC 7: Edificio con struttura in acciaio di 47 piani
Il WTC 7 il pomeriggio dell’11 settembre. Il WTC 7 è il grattacielo
alto sullo sfondo a destra. Visto dalla zona del WTC 1.
Il WTC 7 completamente crollato, sul proprio ingombro.
Ora che avete visto queste istantanee è importante per la discussione che
segue che voi osserviate il video del crollo di questo edificio, quindi
andate su:
http://911research.wtc7.net/talks/wtc/videos.html
Su quella pagina internet cliccate le tre foto in alto in modo da vedere i
video del crollo del WTC 7. Se avete il sonoro è meglio.
Quindi prendete in considerazione un’inquadratura dello stesso edificio
(angolo sud-ovest) mentre comincia la sua fine:
http://st12.startlogic.com/~xenonpup/Flashes/squibs_along_southwest_corner.htm
Cosa avete notato?
Simmetria: l’edificio è collassato venendo giù verticalmente (in modo quasi
simmetricamente) – oppure è crollato ruzzolando al suolo?
Velocità: con che rapidità è caduto l’edificio? (Alcuni studenti ed io
calcoliamo meno di 6,6 secondi; misuratelo!)
Fumo/lancio di detriti: avete osservato lo sbuffo di fumo/detriti che
fuoriesce dall’edificio? Per favore guardate per comodità vostra la sequenza
ed il rapido susseguirsi degli sbuffi, o “scoppi”, osservati. Tenete conto
che il riferimento alle pagine web in questo lavoro è utilizzato
principalmente per l’importanza di vedere il video, accrescendo in questo
modo la riflessione sulle leggi della meccanica e della fisica in generale.
Fotografie ad alta definizione che mostrano i dettagli del crollo del WTC 7
e delle Torri del WTC si possono trovare su libri (Hufschmid, 2002; Paul and
Hoffman, 2004), riviste (Hoffman, 2005; Baker, 2005), e su:
http://911research.wtc7.net/wtc/evidence/photos/collapses.html.
Le mie ragioni per proporre l’ipotesi della demolizione con esplosivo in
contrapposizione all’ipotesi “ufficiale” di crollo causato da incendi sono
queste:
1. Ci sono diverse osservazioni di metallo fuso nei seminterrati di tutti e
tre gli edifici, i WTC 1, 2 (le Torri Gemelle) e 7. Per esempio il Dr. Keith
Eaton ha ispezionato Ground Zero e ha dedotto su The Structural Engineer:
“Ci hanno fatto vedere molte diapositive interessanti” ha continuato [Eaton],
“spaziando dal metallo fuso che era ancora rovente settimane dopo
l’evento alle lastre d’acciaio da 4 pollici tranciate e piegate nel
disastro” (Structural Engineer, September 3, 2002, p. 6; enfasi aggiunta).
L’osservazione sul metallo fuso a Ground Zero fu pubblicamente sottolineata
da Leslie Robertson, l’ingegnere strutturale responsabile della
progettazione delle Torri del World Trade Center, che disse che “Qualcosa
come 21 giorni dopo l’attacco, gli incendi ardevano ancora e scorreva ancora
acciaio fuso” (Williams, 2001, p. 3; enfasi aggiunta).
Sarah Atlas faceva parte della New Jersey’s Task Force One Urban Search and
Rescue ed è stata tra i primi sul campo a Ground Zero col suo collaboratore
canino Anna. Ha detto a Penn Arts and Sciences nell’estate 2002:
“Nessuno è sopravvissuto. Gli incendi continuavano e acciaio fuso
colava nel cumulo di macerie che ancora si trovava sotto i suoi piedi”
(Penn, 2002; enfasi aggiunta).
Allison Geyh faceva parte di un gruppo di ricercatori della salute pubblica
della Johns Hopkins che visitò il luogo del WTC dopo l’11 settembre. Nel
numero di fine autunno 2001 della rivista della Johns Hopkins Public Health
scrisse: “In alcune cavità che si stanno scoprendo ora si sta trovando
acciaio fuso”. Ulteriori informazioni in materia sono disponibili su:
http://globalresearch.ca.myforums.net/viewtopic.php?p=11663.
Come già detto, un
videoclip ci fornisce la testimonianza visiva del metallo al suolo.
L’osservatore può notare che la superficie visibile del metallo è ancora
rosso-arancio circa 6 settimane dopo l’11 settembre. Ciò implica la presenza
di una grande quantità di un metallo con relativamente bassa conduttività
termica e grande capacità termica in una localizzazione sotterranea. Come il
magma nel cono di un vulcano, questo metallo può rimanere ardente e fuso per
molto tempo – una volta che il metallo sia sufficientemente caldo da
fondersi in gran quantità e sia mantenuto in una posizione sotterranea.
Quindi, fu ripetutamente notato e ufficialmente segnalato metallo fuso tra
le macerie delle Torri del WTC e del WTC 7, metallo che sembrava acciaio
fuso. Tuttavia ci vorrebbero analisi scientifiche, quali per esempio la
fluorescenza a raggi X, per appurare l’effettiva composizione del metallo
fuso.
Io sostengo che queste diffuse osservazioni siano coerenti con l’uso della
reazione della thermite ad alta temperatura, impiegata per tagliare o
demolire l’acciaio. La thermite è una miscela di ossido di ferro e polvere
di alluminio. I prodotti finali della reazione della thermite sono ossido di
alluminio e ferro fuso. Quindi la reazione alla thermite genera
direttamente ferro fuso, e produce abbastanza calore da far fondere e
addirittura evaporare l’acciaio con cui viene a contatto durante la
reazione. L’impiego dello zolfo insieme alla termite accelera l’effetto
distruttivo sull’acciaio, e processi legati alla presenza di zolfo sono
stati effettivamente osservati in alcuni dei pochi pezzi recuperati dalle
macerie del WTC. (Vedi http://www.911research.wtc7.net/wtc/evidence/metallurgy/index.html.)
D’altro canto, edifici che cadono (senza esplosivi) hanno una energia
diretta insufficiente a produrre la fusione di grandi quantità di metallo. I
rapporti del Governo ammettono che gli incendi negli edifici non erano
sufficienti a far fondere travi d’acciaio -– e allora da dove è arrivato il
metallo fuso? L’esperto in metalli il Dr. Frank Gayle (che lavora col NIST)
ha detto:
“La vostra reazione a caldo è quella che il carburante aereo ha causato
incendi molto intensi, e molta gente si è immaginata che proprio questo
abbia prodotto la fusione dell’acciaio. Invece non è andata così,
l’acciaio non si è fuso” (Field, 2005; enfasi aggiunta).
Steven E. Jones
Department of Physics and Astronomy
Brigham Young University
Provo, UT 84604
Titolo originale: Why Indeed Did the WTC Buildings Collapse?
Note: Prof. David Ray Griffin has written a complementary paper on this topic,
available at:
http://911review.com/articles/griffin/nyc1.html
Prof. James H. Fetzer has also written complementary paper on this topic,
available at:
http://www.d.umn.edu/%7Ejfetzer/fetzerexpandedx.doc
Prof. Steven E. Jones will provide an invited seminar open to the public at Utah
Valley State College in Orem, Utah, on February 1, 2006:
"9/11 Revisited: Scientific and Ethical Questions"
Steven E. Jones, Professor of Physics, Brigham Young University, 7:00-8:30 p.m.,
CS 404 (Center for the Study of Ethics, Cosponsored with the School of Science
and Health)
The views in this paper are the sole responsibility of the author (not Brigham
Young University).
Link:http://www.physics.byu.edu/research/energy/htm7.html
Traduzione per comedonchisciotte.org a cura di ORIENTE
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