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Rudolf Steiner chi è (da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

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Rudolf Steiner (Donji Kraljevec, 25 febbraio 1861Dornach, 30 marzo 1925) è stato un filosofo, esoterista e pedagogista austriaco. È il fondatore dell'antroposofia e di un personale stile pedagogico, oltre che l'ispiratore dell'agricoltura biodinamica.

Nel 1883 Steiner si laureò alla Technische Hochschule (Politecnico) di Vienna, dove studiò matematica, fisica e filosofia con Franz Brentano dal 1879 al 1883.

Curatore e archivista

Nel 1882, su proposta di un suo docente, Karl Julius Schröer, al professor Joseph Kürschner, curatore di una nuova edizione delle opere di Goethe, ne divenne curatore per le opere scientifiche. Nel 1886 pubblicò un primo libro sulla filosofia di Goethe: La teoria della conoscenza implicita nella concezione del mondo di Goethe.

Di conseguenza, nel 1888 Steiner fu invitato a lavorare come curatore negli archivi Goethe a Weimar, dove rimase fino al 1896, scrivendo introduzioni e commenti ai quattro volumi di scritti scientifici di Goethe e pubblicando nel 1897 un secondo libro sulla filosofia di Goethe: Goethes Weltanschauung (La concezione del mondo di Goethe).

Nel 1891 Steiner ottenne un dottorato in filosofia all'università di Rostock, con una tesi sul concetto di ego in Fichte, poi ampliata e pubblicata sotto il titolo Wahrheit und Wissenschaft (Verità e Conoscenza). In quegli anni collaborò alle edizioni complete delle opere di Arthur Schopenhauer e di Jean Paul e nel 1894 pubblicò Die Philosophie der Freiheit (Filosofia della libertà). Nel 1896 Elisabeth Förster-Nietzsche, sorella di Friedrich Nietzsche (all'epoca ormai catatonico), chiese a Steiner di riordinare l'archivio di Nietzsche a Naumburg.

Nel 1897 Steiner lasciò Weimar e si trasferì a Berlino, dove divenne proprietario, redattore in capo e autore principale della rivista letteraria Magazin für Literatur, impresa che si rivelò un insuccesso, anche per la sua presa di posizione a favore di Émile Zola nell'Affare Dreyfus.

 

Pensatore

Steiner nel 1900 a Berlino

Nel 1899 Steiner pubblicò sulla Magazin un articolo intitolato La rivelazione segreta di Goethe, sulla natura esoterica di una fiaba di Goethe. Ne derivò un invito e poi una serie di conferenze alla Società Teosofica, della cui sezione tedesca divenne capo nel 1902 o 1904, su nomina di Annie Besant. Autore di Theosophie. Einführung (Teosofia: un'introduzione) (1904) e conferenziere attivo in tutta Europa, contribuì alla crescita della sezione cercando di sostituire idee e terminologia di Madame Blavatsky con le proprie e di opporsi alle influenze orientali e reincarnazioniste a favore della tradizione esoterica occidentale.

Nel 1912, quindi, Steiner uscì dalla Società Teosofica e nel 1913 fondò la Società Antroposofica per portare avanti le idee della cosiddetta Scienza dello Spirito o Antroposofia. Trasferitosi in Svizzera, architettò e progettò i due Goetheanum a Dornach in Svizzera. Il primo, costruito in legno tra il 1913 e il 1920, venne distrutto la notte del Capodanno 1923 da un incendio probabilmente doloso (da parte di nazionalisti tedeschi), il secondo fu realizzato in cemento armato dopo la sua morte e completato nel 1928.

Coadiuvato da Ita Wegman, è anche l'ideatore di un'ars medica corretta in chiave antroposofica e il postulatore di possibili interventi agronomici posti alla luce delle sue conoscenze esoteriche (da questo poi si svilupperà, successivamente e autonomamente, la cosiddetta agricoltura biodinamica). Ha inoltre sviluppato l'idea politica della triarticolazione sociale e ideato l'euritmia, un'arte del movimento in grado, attraverso forme, gesti e movimenti, di rendere visibile "l'invisibile" (suoni e forme del linguaggio, stati d'animo, forme e concetti archetipici).

Fu un instancabile conferenziere, tenne più di seimila incontri in varie città d'Europa.

I suoi libri fondamentali, indispensabili per comprenderne il pensiero, sono: "La filosofia della libertà", "Teosofia", "L'Iniziazione", "La scienza occulta nelle sue linee generali", "La mia vita", "Calendario dell'Anima (1912-13)".

 

Fortuna in Italia

Oggi esistono (tradotti anche in italiano), numerosissimi libri (editrice Antroposofica di Milano ed altre minori), fra cui quelli contenenti le trascrizioni delle sue conferenze.

In Italia la sua filosofia è stata diffusa inizialmente dai suoi primi discepoli italiani, la baronessa Emmelina Sonnino (De Renzis), suo figlio Giovanni Antonio Colonna di Cesarò e il medico romano Giovanni Colazza. Dopo la seconda guerra mondiale analoga attività fu svolta da Massimo Scaligero e dal medico milanese Aldo Bargero.

Da allora la crescita dell'impulso medico antroposofico è stata accompagnata dalla pubblicazione di svariati libri anche a carattere introduttivo, che hanno incontrato il favore dei lettori italiani, ma si è trattato per lo più di traduzioni di autori di lingua tedesca, inglese o francese. Solo a partire dal 1990 si trovano libri di autori italiani. Al contempo, essendo Colazza e Bargero medici, si è sviluppata in Italia una consistente presenza di medici ad indirizzo antroposofico.

Le scuole steineriane seguono il modello pedagogico di Steiner che si basa sull'utilizzo della percezione dei 12 sensi[1] per accedere all'apprendimento cosciente. Per ottenere questo scopo sono largamente usate tutte le Arti.

 

Pedagogia Waldorf

Prende nome dalla scuola voluta da Emil Molt, direttore della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria di Stoccarda per i figli degli operai. La scuola Waldorf aprì le porte nel settembre del 1919 con circa 250 alunni e dodici insegnanti, sotto la conduzione pedagogica di Rudolf Steiner. Oggi ci sono centinaia di scuole in tutto il mondo che si ispirano ad essa.

Caratteristiche esteriori della prima scuola Waldorf furono la totale autonomia nella scelta degli insegnanti che consentisse di attuare la più completa libertà di insegnamento fondata su una conoscenza dell'uomo secondo corpo, anima e spirito, l'assenza di programmi scolastici predefiniti, l'autogestione da parte del collegio insegnanti e l'autofinanziamento attraverso importanti donazioni.

A partire da questi presupposti Steiner cercò di indicare come dar vita a una pedagogia capace di risvegliare ciò che è nascosto nel bambino e che egli porta con sè dal mondo spirituale, anziché costringerlo a imparare controvoglia ciò che non gli corrisponde e che non trova in lui alcuna risonanza. La possibilità di risvegliare entusiasmo negli alunni per Steiner dipende dalla capacità dell'insegnante di sperimentare consapevolmente la dimensione spirituale attraverso un rigoroso cammino di autoeducazione, che gli permetta di far fluire in modo artistico i contenuti dell'insegnamento nel rapporto educativo con le individualità che gli sono state affidate.

(Bibliografia minima: La filosofia della libertà, L'educazione del bambino dal punto di vista della scienza dello spirito, Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?, Arte dell'educazione: 1. antropologia 2. didattica 3. conversazioni di tirocinio)

 

L'arte di insegnare

Per Steiner la pedagogia è un'arte ed il maestro vi deve essere portato ed avere una sorta di "vocazione". Un buon maestro genera buoni alunni, così come un cattivo maestro ne genera di cattivi: una persona, pur preparata, che insegna per portare a casa lo stipendio, senza metterci la propria passione, non è degno di insegnare. L'insegnamento non è solo un freddo passaggio di informazioni, ma è una relazione tra due esseri umani, in cui uno è assetato di conoscenza e l'altro è portato a trasferire tutto il proprio sapere umano ed intellettuale.

  « Il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere, ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa. »
 
(Rudolf Steiner)

 

Scuola steineriana italiana

Pur essendo nata per favorire lo sviluppo delle capacità dei figli dei proletari, la scuola Waldorf ha raccolto da subito consensi tra coloro che desideravano un'educazione moderna e creativa per i propri figli. In Italia, a causa anche degli alti costi necessari per l'esistenza di una scuola, che nel caso di scuole non parificate ricadono sui genitori, ha di fatto preso piede solo nelle fasce economicamente e culturalmente più elevate della società. Questo soprattutto a causa del fatto che le indicazioni date dallo Steiner riguardo al rapporto che dovrebbe intercorrere tra libera vita culturale ed economia (si vedano le idee della triarticolazione dell'organismo sociale) finora sono state in gran parte disattese. Oggi si supplisce a questa difficoltà offrendo alle famiglie la possibilità di ottenere riduzioni sulle rette scolastiche. Per raccogliere denaro poi le scuole steineriane organizzano iniziative di autofinanziamento, come i Bazar in occasione delle festività dell'anno: i fondi raccolti in queste occasioni vengono in parte anche impiegati per sostenere chi non potrebbe permettersi di frequentare una scuola privata. In Italia le scuole si sono sviluppate per lo più fino alla scuola media (VIII classe); il liceo esiste da molti anni a Milano e dall'anno scorso si sta tentando di farne partire uno anche a Roma. Vi è inoltre il progetto (nato intorno al 1991 assieme alla concretizzazione di una nuova scuola) di costruirne uno anche a Bologna, ma per questioni economiche ne è stata rimandata la realizzazione. Tutt'ora si cercano fondi per costruirlo. A San Vendemiano (TV) esiste un percorso fino alla scuola media e un progetto in essere per il liceo con avvio probabile delle lezioni nel 2010.

Nella formazione steineriana non vi è traccia alcuna di nozionismo e questo, nelle intenzioni delle scuole, dovrebbe portare ad uno sviluppo ottimale della personalità e delle componenti umanistica, scientifica, culturale oltre che artistica dello studente; inoltre non sono previste bocciature o altri rallentamenti nel percorso scolastico (tranne al liceo), poiché l'insegnamento è in relazione all'età dell'alunno. Nella formazione degli insegnanti steineriani è fondamentale il percorso di autoeducazione ed è per questo fine che esistono i seminari di formazione, che hanno anche lo scopo di risvegliare interesse, entusiasmo e spirito di iniziativa in campo pedagogico.

 

Bibliografia

 

Note

  1. ^ Oltre ai cinque sensi esterni, esisterebbero infatti sette "sensi interni", individuati come: senso della vita, del movimento, del calore, dell'equilibrio, del pensiero, della parola e dell'io. Ciascuno di questi dodici sensi sarebbe in relazione con una forza dello zodiaco e la sua relativa qualità.

 

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