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Lo stemma della Compagnia di Gesù
La Compagnia di Gesù (in
latino Societas Iesu), comunemente nota come i Gesuiti,
è, presa singolarmente, il maggior
istituto religioso della
Chiesa cattolica; i cui appartenenti fanno di Gesù il centro e lo
scopo della loro vita, determinati ad essere "compagni di Gesù",
imitandolo in tutti gli aspetti della sua vita e morte, collaborando con
lui nella vita apostolica e servendolo nella Chiesa Cattolica con la
maggiore dedizione possibile, disposti ad ogni sacrificio, compreso quello
della vita.
Essa fu fondata nel
1534 da un
gruppo di sei studenti dell'Università
di Parigi guidati da
Ignazio di Loyola. La compagnia, con sede a
Roma,
continua oggi a coinvolgere nelle sue variegate attività apostoliche
persone credenti e non credenti in più di cento Paesi. L'attuale
Superiore dei Gesuiti (il «Papa Nero», detto così per via del colore
della tonaca, per la durata a vita dell'incarico e per il peso dell'ordine
nel cattolicesimo) è padre
Adolfo Nicolás, eletto il
19
gennaio 2008,
ex-moderatore della Conferenza Gesuita dell'Asia Orientale e Oceania.
Le origini
Sant'Ignazio di Loyola, fondatore della Società di Gesù
La fondazione non ufficiale dell'ordine può essere fatta risalire al
15
agosto 1534,
quando Ignazio ed altri sei studenti, Francisco Xavier (meglio noto come
san Francesco Saverio),
Alfonso Salmeron,
Diego Laínez e
Nicola Bobadilla,
spagnoli,
Pierre Favre (meglio noto come Beato Pietro Fabro),
francese,
e
Simon Rodrigues,
portoghese, si incontrarono nella
Chiesa di Saint Pierre de Montmartre, a
Parigi,
legandosi reciprocamente con un voto di povertà e castità, allo scopo di
eseguire "un lavoro missionario e di ospitalità a
Gerusalemme o, se questo non si fosse realizzato entro un anno, andare
senza domande in qualsiasi luogo il
papa avesse
ordinato loro".
Nel 1537
essi si recarono in
Italia
per chiedere l'approvazione papale della loro compagnia. Il
papa Paolo III diede loro una lode e consentì loro di essere ordinati
come preti. Essi vennero ordinati a
Venezia
dal vescovo di
Arbe (ora
Rab, in
Croazia) il
24
giugno per praticare la preghiera e lavori di
carità
in Italia,
in modo da assolvere queste funzioni mentre il
papa era
occupato nel nuovo conflitto che lo vedeva impegnato con l'imperatore
Carlo V,
Venezia
e l'Impero
Ottomano già in viaggio verso
Gerusalemme.
Ignazio si recò nuovamente a
Roma nell'ottobre
del 1538,
insieme a Favre e Laynez, per far approvare al Papa la costituzione della
nuova congregazione. Una commissione di
cardinali si dimostrò favorevole al testo preparato da Ignazio, e
Paolo III confermò la congregazione con la
bolla papale
Regimini militantis (27
settembre
1540), ma limitò il numero dei suoi membri a sessanta. Questa
limitazione venne rimossa tramite una successiva bolla, la
Iniunctum nobis, del
14 marzo
1543. Ignazio
venne scelto come primo Superiore Generale della Compagnia, sebbene avesse
chiesto ai suoi confratelli di non essere votato come tale. Egli inviò i
suoi compagni come
missionari a creare
scuole,
istituti,
collegi e
seminari in tutta l'Europa.
Nel 1548 fondò il Ginnasium di Messina, l'Università di Messina.
Ignazio scrisse le Costituzioni ignaziane, adottate nel
1554, le
quali creavano un'organizzazione monarchica e spingevano per
un'abnegazione ed un'obbedienza assoluta al papa ed ai superiori (perinde
ac cadaver, "ben disciplinati come un cadavere", scrisse Ignazio).
La storia - La soppressione e la
ricostituzione
I Gesuiti vennero fondati immediatamente prima della
Controriforma, un movimento il cui scopo era di riformare dall'interno
la Chiesa cattolica romana e di contrastare la
Riforma protestante, le cui dottrine si stavano spargendo in tutta
l'Europa cattolica. Come parte del loro servizio alla Chiesa cattolica, i
gesuiti incoraggiavano le popolazioni a continuare la loro obbedienza alle
Sacre Scritture ed alla dottrina della
Chiesa romana. La regola fondamentale dei Gesuiti nei riguardi della
Chiesa, valida per tutti i cattolici, era quella fissata da S. Ignazio nei
suoi Esercizi spirituali (n. 365):
|
« Per
essere sicuri di non sbagliare dobbiamo sempre regolarci in questo
modo: quello che io vedo bianco, creda che sia nero, se la Chiesa
gerarchica così stabilisce; certi che tra Cristo nostro Signore,
sposo, e la Chiesa, sua sposa, vi è lo stesso spirito che ci governa e
regge per la salvezza delle nostre anime. Infatti dal medesimo Spirito
e Signore nostro, che diede i dieci comandamenti, è retta e governata
nostra santa madre Chiesa. » |
|
|
Tuttavia, Ignazio ed i primi gesuiti capivano che la gerarchia
cattolica aveva stretta necessità di riforme e le loro più grandi lotte
furono contro la corruzione e la venalità dentro la Chiesa romana. Di
conseguenza, sebbene i Gesuiti fossero figli fedeli del Papa, Ignazio ed i
suoi successori si scontrarono spesso con la
Curia romana. Nel corso della loro storia i gesuiti hanno guadagnato
la reputazione di essere le "truppe di élite" del Papa. L'ordine, ironia
della sorte, fu soppresso da
papa Clemente XIV con il breve Dominus ac Redemptor che fu
promulgato il
16
agosto 1773.
Dai dati storici a nostra disposizione sappiamo che Clemente XIV, prima di
diventare papa e prima di essere creato cardinale, era un filo-gesuita e
grazie ad essi avanzò nel servizio e vicinanza alla Santa Sede. Il Frate,
poi eletto papa, era una persona ambiziosa e secondo alcune fonti storiche
accettò di divenire papa a condizione, dettata da altri, di sopprimere i
gesuiti. Secondo altre fonti storiche, il Papa soppresse i gesuiti a causa
delle pressioni di molti potenti del tempo e non l'avrebbe fatto in un
modo predeterminato, ma per motivi contingenti e per la pace della Chiesa.
L'ordine fu ricostituita, dopo 41 anni, da
Pio VII nel
1814; nella "Russia bianca" il breve non fu reso noto dal Monarca al
popolo; così invalidandolo secondo il diritto dell'epoca. I Religiosi
continuarono ininterrottamente, in quei diversi decenni, ad essere a
servizio della Chiesa e della società del tempo continuando l'opera di
precettori nei collegi e non solo.
Idee di fondo
Ignazio ed i gesuiti che lo seguirono credevano che la riforma della
Chiesa dovesse cominciare nel cuore dei singoli. Uno degli strumenti
principali che i gesuiti usarono per portare avanti tale conversione era
il "ritiro ignaziano", detto esercizio spirituale. Durante un
periodo di silenzio della durata di quattro settimane, gli individui si
dedicavano ad una serie di meditazioni dirette sulla vita di
Cristo.
Durante questo periodo, essi si incontravano regolarmente con un direttore
spirituale che li aiutava a capire qualunque chiamata o messaggio Cristo
avesse offerto alle loro meditazioni.
I gesuiti fondarono molte scuole (studiarono in scuole gesuite
Cartesio,
Fidel Castro e l'attuale imperatrice del Giappone), che attraevano i
figli delle élite a causa dei loro metodi di insegnamento avanzati e
dell'elevato tono morale. Essi furono tra i primi ad incorporare gli
insegnamenti classici dell'Umanesimo
rinascimentale nella struttura
scolastica del pensiero cattolico. Oltre ad insegnare la fede, le
scuole ignaziane si distinsero per il loro insegnamento di
latino,
greco,
letteratura classica,
poesia e
filosofia.
Inoltre, le scuole ignaziane incoraggiarono lo studio della
letteratura vernacolare e della
retorica,
diventando, di conseguenza, importanti centri educativi per avvocati ed
altri pubblici ufficiali. Le scuole gesuite giocarono, così, un importante
ruolo nel recupero al
cattolicesimo di un certo numero di paesi europei che per un certo
tempo erano diventati prevalentemente protestanti, in particolare la
Polonia.
Le scuole ignaziane continuano ancora oggi a fornire educazione di qualità
in oltre cento nazioni.
I Gesuiti furono capaci di ottenere significativa influenza all'inizio
dell'era moderna perché spesso i sacerdoti gesuiti erano i confessori dei
re dell'epoca. Essi furono una forza importante durante la Controriforma e
nelle missioni cattoliche, anche perché la loro struttura relativamente
tollerante (senza il requisito di vivere in comunità, di rispettare la
Liturgia delle ore e così via) consentì loro di essere flessibili
verso le necessità delle popolazioni dell'epoca.
Teoria casuistica: la gravità del peccato dipende dalla situazione. Per
questo motivo molti sovrani preferivano confessarsi con i gesuiti, e
questo portava ad essi molto potere.
L'espansione
Le prime missioni in
Giappone
ottennero ai Gesuiti il feudo di
Nagasaki
nel 1580.
Tuttavia la concessione fu revocata nel
1587 poiché
la loro crescente influenza generava paure.
A partire dal
Cinquecento iniziò, ad opera di alcuni missionari gesuiti, tra cui
Matteo Ricci, l'evangelizzazione del popolo cinese nel cui ambito
scoppiò la cosiddetta
"Questione dei riti cinesi"
Due missionari gesuiti, Gruber e D'Orville, raggiunsero
Lhasa in
Tibet nel
1661.
I Gesuiti oggi
La compagnia di Gesù è molto attiva nel lavoro
missionario e nell'insegnamento, in molti paesi del mondo.
Il loro motto non ufficiale è la frase in latino
Ad Maiorem Dei Gloriam, spesso abbreviata come "AMDG", che
significa "per una maggiore gloria di Dio". Questa frase vuole riflettere
l'idea che ogni lavoro che non sia maligno può essere meritorio per il
Paradiso, se viene effettuato con questa intenzione, anche un lavoro
normalmente considerato neutro.
Controversie
I critici dei Gesuiti, sia cattolici che protestanti, li hanno spesso
accusati di essere coinvolti in varie
cospirazioni. Essi sono stati anche accusati di usare la
casistica per giustificare ciò che è indimostrabile. In parecchie
lingue "gesuita" o "gesuitico" acquisì di conseguenza un significato di
aggiramento della verità obiettiva o di ipocrita.
Nel particolare gergo utilizzato tra i membri numerari dell'Opus
Dei i Gesuiti vengono chiamati con un certo disprezzo i "soliti" per
via della loro ostilità sovente manifestata in relazione a certi aspetti
dell'Opera.
Statistiche
Al
1° gennaio
2007 i gesuiti erano in totale 19.216, di cui 13.491 sacerdoti (- 244
rispetto al 2006),
3.049 scolastici (- 18), 1.810 fratelli (- 55) e 866 novizi (- 31). La
diminuzione complessiva rispetto al 1° gennaio 2006, è di 364 membri.
Nello scorso anno gli ingressi sono stati 486, i decessi 472 ed i membri
che hanno lasciato la Compagnia 378. Al 1° gennaio 2007 l'età media dei
Gesuiti si attestava sui 57,34 anni: 63,40 anni per i sacerdoti, 29,89
anni per gli scolastici e 65,54 anni per i fratelli.
1965 |
... |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
36.038 |
|
21.354 |
20.711 |
20.408 |
20.170 |
19.850 |
19.564 |
19.216 |
Gesuiti famosi
Oltre al fondatore
Ignazio di Loyola, tra i molti Gesuiti delle origini che si sono
distinti spicca
san Francesco Saverio, missionario in
Asia che
convertì al
cattolicesimo più persone di chiunque altro prima di lui.
Altri Gesuiti famosi sono:
-
Claudio Acquaviva, quinto Superiore Generale della compagnia
-
Francois d'Aguillon
-
Giulio Alenio
-
Jean Joseph Marie Amiot
-
José de Anchieta, fondatore di
San Paolo del
Brasile
-
Juan Andres
-
Girolamo De Angelis, missionario e martire in Giappone
-
Angelo Arpa, filosofo e studioso di cinema. Ha collaborato con molti
registi, fra i quali Federico Fellini e Roberto Rossellini. (1909-2003)
-
Pedro Arrupe, 28mo Superiore Generale, finora l'unico generale
dell'ordine che ha rassegnato le dimissioni per motivi di salute
-
Jakob Balde
-
Augustin Barruel
-
Daniello Bartoli
-
San Roberto Bellarmino, teologo, cardinale
-
San Giovanni Berchmans, scolastico belga
-
Daniel Berrigan, politico statunitense
-
Constanzo Beschi, missionario nell'India del Sud, italiano
-
Nicola Bobadilla, uno dei fondatori della compagnia, spagnolo
-
Sant'Andrea Bobola, polacco
-
Pietro Boetto, arcivescovo di
Genova
durante la
seconda guerra mondiale
-
Jean Bolland, agiografo, belga
-
San Francesco Borgia, terzo Superiore Generale dell'ordine
-
Ruggero Giuseppe Boscovich, astronomo, matematico, croato
-
Roberto Busa, pioniere della linguistica computazionale
-
Sant'Edmondo Campion, martire inglese
-
San Pietro Canisio, teologo tedesco, autore del catechismo popolare.
-
Vincenzo Carafa, settimo Preposito Generale dell'ordine
-
John Carroll, primo vescovo statunitense
-
Giuseppe Castiglione (1688 - 1766), fratello gesuita, pittore,
missionario in Cina
-
Michel de Certeau, filosofo, francese
-
Angelo La Rosa,Promotore opere sociali nella città di Palermo, ex
parroco dell'Albergheria e promotore della comunità di inserimento nel
quartiere disagiato della vucciria
-
San Pietro Claver missionario degli schiavi in Sud America (Venezuela)
-
San Claude de La Colombière, promotore della devozione allo Sacro
Cuore, francese
-
Frederick Copleston, scrittore e filosofo inglese
-
Jacques Courtois, missionario in Cina, francese
-
George Coyne, astronomo statunitense, già direttore della
Specola Vaticana
-
Jean Daniélou, teologo, cardinale e accademico di Francia.
-
John Dear
-
Horacio De La Costa storico, filippino.
-
Jeremiah Delgado
-
Alfred Delp, tedesco che fu impiccato per la sua opposizione ad
Hitler
-
Paolo Dezza, filosofo, cardinale, italiano
-
Robert Drinan, politico statunitense
-
Avery Dulles, teologo, cardinale statunitense
-
Jacques Dupuis, teologo, esperto di dialogo inter-religioso, belga
-
Giovanni Battista Eliano
-
Ignacio Ellacuría, Rettore dell'Università dell'America Centrale,
El Salvador (ucciso nel 1989)
-
Beato Pierre Favre, uno dei fondatori della compagnia, francese
-
Francis J. Finn, scrittore statunitense per ragazzi
-
Fulvio Fontana
-
Father Leonard Feeney
-
Luis Frois
-
San Henry Garnett, Primo provinciale inglese, giustiziato dopo false
accuse per la
Congiura delle polveri
-
San Francesco di Geronimo, nato a Grottaglie, detto "il Missionario
di Napoli"
-
Giovanni Antonio Genovesi, missionario da
Palazzo Adriano (PA).
Promosse la diffusione del culto a
Santa Maria del lume che da
Palermo
si estese in
Sicilia,
in Italia
e nel
Messico.
-
San Luigi Gonzaga, scolastico italiano
-
Luigi Gottifredi, nono Superiore Generale dell'ordine
-
René d'Herblay, vescovo di
Vannes,francese
-
Alberto Hurtado, secondo santo cileno
-
Gerard Manley Hopkins, poeta inglese
-
Claude Jay, uno dei fondatori dell'ordine, francese
-
Pierre Johanns, Indologista, lussemburghese
-
Eusebio Francisco Kino, missionario nei Stati Uniti, italiano
-
Athanasius Kircher, scientista, tedesco
-
Anton Korošec politico
sloveno
e presidente del governo
jugoslavo
-
San Stanislao Kostka, novizio, polacco
-
San Gabriele Lalemant, missionario in
Canada
-
Luigi Lanzi, archeologo, storico dell' arte, italiano.
-
Hugo Makibi Enomiya-Lassalle, missionario in Giappone
-
Diego Laynez, uno dei fondatori dell'ordine, secondo Superiore
Generale dell'ordine, spagnolo
-
Amando López
-
Joaquín López y López
-
Henry de Lubac, teologo, uno dei più insigni teologi cattolici del
1900 e tra i principali ispiratori del Concilio Vaticano II, cardinale,
francese
-
Anton Luli, albanese
-
Gabriele Malagrida, l'Apostolo de Brasile, nato a Menaggio (Co)
1689, assassinato dall'inquisizione nel 1761 a Lisbona, missionario e
martire
-
Louis Maimbourg
-
Jacques Marquette, esploratore (Mississippi),
francese
-
Carlo Maria cardinal Martini, arcivescovo di
Milano
-
Martino Martini, missionario in
Cina,
italiano
-
Ignacio Martín-Baró
-
Beato Rupert Mayer, viene chiamato “apostolo di Monaco” (di Baviera)
-
Anthony de Mello, scrittore spirituale, indiano
-
Everardo Mercuriano, quarto preposito generale della Compagnia
-
San Paolo Miki, martire giapponese
-
Luis de Molina, teologo, spagnolo
-
Segundo Montes
-
Juan Ramón Moreno
-
Leone Nani
-
Roberto de Nobili, missionario in
India,
italiano
-
Manoel da Nóbrega, Missionario in
Brasile,
fondatore di Rio De Janeiro, portoghese
-
Oswald von Nell-Breuning, scientista sociale, tedesco
-
San Giovanni Ogilvie, martire scozzese
-
Gjon Pantalia
-
Venerabile Giuseppe Picco, nato a Nole Canavese (Torino)
-
Francesco Piccolomini, ottavo preposito generale della Compagnia
-
Ennio Pintacuda, sociologo
-
John Powell, scrittore statunitense
-
Andrea Pozzo, fratello gesuita italiano, pittore
-
San Michele Agostino Pro, martire messicano
-
Karl Rahner, teologo, tedesco
-
San Bernardino Realino, nacque a Carpi (Modena)
- San
Giovanni Francesco Régis, missionario delle campagne, francese
-
Alexandre de Rhodes, missionario in
Vietnam,
francese
-
Pedro de Ribadeneira
-
Lorenzo Ricci, 18mo e ultimo Superiore Generale prima della
soppressione dell'ordine in 1773
-
Matteo Ricci, missionario in
Cina,
italiano
-
Giambattista Roberti, poligrafo, italiano
-
Simon Rodrigues, uno dei fondatori dell'ordine, portoghese
-
Sant'Alfonso Rodríguez, fratello gesuita, spagnolo
-
Carlo Gregorio Rosignoli
-
San José María Rubio, spagnolo, canonizzato nel 2003 da
papa Giovanni Paolo II
-
Giovanni Girolamo Saccheri, matematico italiano, uno dei "padri"
delle geometrie non euclidee
-
Alfonso Salmeron, uno dei fondatori dell'ordine, spagnolo
-
Fred Santangelo, gallese, emerito docente universitario di teologia
-
Johann Adam Schall von Bell, missionario in Cina, tedesco
-
Paolo Segneri
-
James Skehan, direttore emerito del Weston Geological Observatory
del Boston College. Geologo specializzato sui rapporti tra
scienza e dottrina cristiana della creazione, ha affermato sulla
questione cruciale dell'universo infinito: «Fintanto che le qualità
infinite, qualunque esse siano, della Deità sono superiori alle qualità
infinite dell'universo, io non vedo alcuna contraddizione con il
cristianesimo né un appoggio al panteismo».
-
Bartolomeo Sorge promotore dell'iniziativa sociale:"Primavera di
Palermo"
-
Carlo Spinola, missionario in
Giappone, proclamato Beato nel
1867,
genovese
-
Ignacije Szentmartony, matematico ed astronomo, croato
-
Pierre Teilhard de Chardin, paleontologo, francese
-
Antoine Thomas, missionario in Cina, astronomo, belga
-
Pasquale Tosi, missionario nell'Alaska,
italiano
-
Alfonso Vagnoni, missionario in
Cina
-
Giuseppe Valeriano, pittore e architetto
-
Alessandro Valignano, missionario in
Giappone, italiano
-
José María Vélaz,
-
Ferdinand Verbiest, missionario in
Cina,
astronomo, belga
-
Antonio Vieira, scrittore, diplomatico e missionario in
Brasile,
portoghese
-
Muzio Vitelleschi, sesto Preposito Generale della Compagnia
-
Edmund Aloysius Walsh
-
Domenico Zipoli, musicista, compositore, missionario in Paraguay,
italiano
-
Piet Zoetmulder
-
Camillo Costanzo, martire e beato, nato a
Bovalino Superiore, bruciato vivo in Giappone.
- Ottavio Gaetani, agiologo siciliano
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Voci correlate
Collegamenti esterni
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