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Per bulimia nervosa in campo medico, è un disturbo dell'alimentazione
dove una persona ingurgita una quantità di cibo spasmodica per poi ricorrere a
diverse metodologie per riuscire a non ingrassare
Storia
Tale disturbo anche se noto in tempo passato è stato studiato per la prima
volta soltanto nel
1979, anno della prima pubblicazione intitolata "Bulimia nervosa"
Epidemiologia
L'incidenza di tale disturbo negli ultimi anni si sta espandendo, arrivando
a colpire intorno al 2% della popolazione femminile in età giovanile. L'età in
cui si mostra maggiormente è quella della maggiore età anche se la malattia si
manifesta anche a 12 anni.
Eziologia
Le cause sono di varia natura, sia psicologica che sociale o biologica.
Diagnosi differenziale
Per la sua natura deve essere differenziato dall'anoressia nervosa, che in
una delle sue forme mostra lo stesso desiderio di ingurgitare al momento una
smisurata quantità di cibo, nell'altra malattia si assiste più ad un rituale
che ad un qualcosa di improvvisato, e la differenzazione maggiore è quella del
rapporto dei pazienti verso il loro peso: sottopeso negli anoressici ma peso
normale o anche in sovrappeso per quanto riguarda i bulimici.
Terapia
Come farmaci si utilizzano la
fluoxetina e in casi particolari la
sibutramina
Prognosi
In caso di trattamento della patologia si registrano migliorie anche nel
50% dei casi, di casi studiati anche a distanza di anni dall'avvenuta
"guarigione". Da notare che il disturbo è molto incline a recidive. Il 20% dei
casi mostra fallimento delle terapie.
Voci correlate
Bibliografia
- Franco
Giberti; Rossi Romolo, Manuale di Psichiatria, Milano, Piccin, 2007.
ISBN 978-88-299-1851-5
- Giordano
Invernizzi, Manuale di Psichiatria e Psicologia clinica, terza edizione,
Milano, McGraw-Hill, 2006.
ISBN 88-386-2393-7
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